Le sorelle dello spaccio alla Kalsa| "Sbrigati, sta venendo il turco" - Live Sicilia

Le sorelle dello spaccio alla Kalsa| “Sbrigati, sta venendo il turco”

Le sorelle Giovanna e Rita Di Giovanni

Giovanna e Rita Di Giovanni avrebbero gestito lo spaccio nel quartiere.

PALERMO - IL BLITZ ANTIDROGA
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PALERMO – L’attività delle sorelle Di Giovanni era frenetica, serrata, andava ormai avanti da anni. A muovere i primi passi nel mondo dello spaccio era stato il fratello delle due, Andrea, ma da tempo le donne erano diventate il punto di riferimento per la gestione dello smercio alla Kalsa. Giovanna e Rita Di Giovanni, 38 e 46 anni, prima di essere arrestate nel blitz di ieri erano già finite nel mirino degli investigatori.

Il 4 novembre di due anni fa furono infatti denunciate dopo una perquisizione nelle loro abitazioni di vicolo Mazzaresi. Furono trovate in possesso di droga e di tutto l’occorrente per il confezionamento. Quel giorno, uno degli agenti entrati in azione notò una delle due affacciata al secondo piano della palazzina: aveva appena lanciato una borsa in un terreno abbandonato nelle vicinanze. La polizia la recuperò e trovò trecento grammi di hashish, un bilancino di precisione, soldi in contanti e un quaderno con indicazione di nomi e cifre.

Fu presto chiaro che la donna tentò di sbarazzarsi della sostanza stupefacente dopo averla ricevuta dalla sorella, che abitava al piano superiore. Tra le due prese vita una lite, Giovanna accusò Rita di essere stata “imprudente”. A quel punto i poliziotti passarono al setaccio entrambi gli appartamenti. Altra droga fu così trovata in un soppalco e in camera da letto. Un blitz che non scoraggiò le due sorelle. Da quel giorno la loro attività di spaccio non si era fermata, come le indagini che hanno condotto agli arresti hanno dimostrato.

Anzi, i rapporti con coloro che vengono considerati i vertici dell’organizzazione, Ottavio Abbate e il suo factotum Antonino Augello, erano diventati più fitti. Come nel caso di una telefonata tra Giovanna Di Giovanni e quest’ultimo, puntualmente informato dei pagamenti: “Qui sono mille e trecento euro”. Oppure, quando uno degli acquirenti aveva bisogno di fare rifornimento di droga: “Sbrigati, vieni, c’è il turco”. L’ennesima telefonata tra i Augello e le sorelle, ha confermato che le donne erano diventate un vero e proprio punto di riferimento anche sul fronte dei metodi di pagamento. “Il compagno di mio figlio vuole una cosa – diceva la Di Giovanni ad Augello – un po’ me li dà ora e gli altri me li porta domani”.


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