Le spine di Miccichè | (che continua a non parlare) - Live Sicilia

Le spine di Miccichè | (che continua a non parlare)

Forza del Sud e i guai di Mineo
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L’incipit di “Repubblica” è scabro, tagliente, cronaca durissima. Un potenziale macigno sulle rotaie del sol dell’avvenire autonomista. “Franco Mineo incastrato da una microspia mentre divide gli affitti di alcuni immobili con il cassiere del clan dell’Acquasanta. E dice: ‘Solo, solo che partner che c’hai…’. Eletto nel Pdl, il deputato è vicecapogruppo all’Assemblea regionale siciliana di “Forza del Sud” il nuovo movimento berlusconiano fondato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio”.

L’Ansa delle 11.23 rincara la dose: “La Dia di Palerno, coordinata dal pm della Dda Piero Padova, sta perquisendo lo studio all’Assemblea regionale siciliana e le due abitazioni del deputato regionale Franco Mineo, indagato di intestazione fittizia di beni. Mineo è stato eletto nel Pdl e poi è passato al gruppo del Pdl-Sicilia e quindi a Forza del Sud, formazioni che fanno capo al sottosegretario Gianfranco Micciché. Secondo gli inquirenti Mineo sarebbe un prestanome di Angelo Galatolo, esponente della famiglia mafiosa dei Galatolo dell’Acquasanta, a Palermo, e cugino del boss che porta il suo stesso nome. A Mineo, secondo gli investigatori, sarebbero intestati diversi beni riconducibili al clan. La perquisizione ha riguardato l’ufficio di palazzo dei Normanni, una villa e un appartamento del deputato in via Corradino”.

I destini giudiziari sono personali e Mineo dovrà rispondere dei suoi comportamenti. Non sfugge però il reflusso politico della vicenda. Prima Cimino sotto la lente dei giudici, poi Mineo, due fedelissimi del capo. Quando si parla di refluenze, Livesicilia intende una meccanica oggettiva di azioni e reazioni. Non pensiamo, nemmeno per inveterata abitudine al sospetto – è bene chiarirlo subito – a trame occulte dei magistrati che hanno svolto l’indagine. E il gip in questione – a parere di chi scrive – è un’assoluta garanzia di trasparenza e sobrietà istituzionale.
Ma il fatto politico resta, appunto. La creatura miccicheiana nasce già “colpita” in alcuni uomini di spicco. Crediamo che Gianfranco Miccichè – di cui tutto si può affermare, ma di cui bisogna riconoscere la capacità di essere esplicito fino alla sincera brutalità e l’onestà – in proposito, dovrebbe proprio dire qualcosa.

Ps. Ancora non parla.


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