CATANIA – Saranno in venti i minori italiani e stranieri, già sottoposti a procedimenti giudiziari, che dai primi di Ottobre potranno beneficiare di mezzi e strutture della Lega Navale. Il progetto, messo a punto nei mesi scorsi dalla sezione catanese, ha l’obiettivo di offrire ai giovanissimi detenuti l’alternativa di un contesto sano nel quale apprendere anche l’arte velica. “L’iniziativa va ad intrecciarsi con quella portata avanti in collaborazione con l’Unità Spinale del Cannizzaro, che continua a mandare da noi diverse tipologie di disabili: saranno proprio i ragazzi ad assisterli, insieme ai nostri volontari”, illustra il presidente Domenico Nicotra: “Creiamo competenze: imparare a gestire un’imbarcazione o un ormeggio, e a navigare in sicurezza. Sono tutte attività che servono a responsabilizzarsi”.
I primi risultati sembrano incoraggiare tale sistema, che nelle prossime settimane troverà applicazione in tutte le sezioni della Lega Navale sparse lungo la penisola, grazie ad un protocollo d’intesa col Dipartimento per la Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia. Ma l’attuazione, perlomeno a Catania, non manca di complicazioni anche basilari. “L’ormeggio rimane un problema”, lamenta Nicotra: “lo spazio concesso per le nostre imbarcazioni è minimo, dobbiamo districarci in mezzo ai pescherecci; tre metri in più farebbero la differenza, e quando dobbiamo condurre a bordo dei disabili il problema diviene pressante”.
Per non pregiudicare la sicurezza dei portatori di handicap, la Lega si appoggia estemporaneamente al Diporto Nautico. Anche gli spazi associativi, organizzati ma alquanto ridotti, sembrano risentire di una minima considerazione da parte degli enti pubblici. “Per mezzo nostro, il Comune potrebbe beneficiare di servizi prestigiosi e per di più gratuiti”, fa notare ancora il presidente, “eppure continuiamo ad urtare contro un muro di gomma”. E mentre persino Al Jazeera English si è interessata a questa situazione, altre città italiane iniziano ad adottare strutture nautiche e imbarcazioni più facilmente accessibili. “A Palermo il pontile per disabili è un orgoglio per il Comune”, ci viene detto.
Malgrado i crucci, la Lega Navale continua a proporre la propria collaborazione nel settore istruzionale: oltre al rapporto consolidato col Politecnico del Mare, si parla di un prossimo protocollo col CInAP dell’ateneo catanese: un ente volto a fornire servizi utili agli studenti affetti da disabilità. Nell’immediato, i volontari della LNI saranno presenti domenica 9 ottobre con uno stand ed una lezione di avviamento alla vela rivolta ai giovani affetti da dislessia e altri disturbi dell’apprendimento; l’evento farà parte delle iniziative comprese entro la Settimana Nazionale della Dislessia, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare il pubblico su questo complesso di problemi ancora poco noti e in via di riconoscimento anche nell’ambito didattico.