GELA (CALTANISSETTA) – Sull’incidente ambientale avvenuto a Gela c’è una nota ufficiale dell’azienda Eni. “Da una stima preliminare il quantitativo di idrocarburi confluiti nel canale è dell’ordine di un metro cubo – si legge -. Lo scarico anomalo era costituito da una miscela composta di acqua-mare al 90 per cento, con un mix di idrocarburi pari al 10 per cento”. Dal colosso del cane a sei zampe confermano che “è stato attivato il piano di emergenza ambientale dello stabilimento ed il piano di emergenza esterno in coordinamento con la Capitaneria di porto. Attualmente le operazioni in atto stanno tenendo tutto sotto controllo e la macchia d’olio è in fase di recupero. Sono state prontamente messe in atto tutte le azioni necessarie a circoscrivere il fenomeno, attraverso il posizionamento di panne assorbenti e di contenimento e l’intervento e di alcune unità di auto spurgo lungo il canale interno ed esterno alla raffineria, in prossimità dello scarico”.
L'azienda proprietaria della raffineria: "E' stato attivato il piano di emergenza ambientale dello stabilimento ed il piano di emergenza esterno in coordinamento con la Capitaneria di porto".
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