Lentini: "Chiarezza sugli enti | Si salvaguardi il sociale" - Live Sicilia

Lentini: “Chiarezza sugli enti | Si salvaguardi il sociale”

Il deputato di Articolo 4: "Alcune realtà (penso ad esempio ai 'banchi alimentari') sono, in pratica, gli unici presidi che vengono incontro a famiglie disperate, a persone che non possono più comprare nemmeno il latte o il pane".

Ex Tabella H
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“Sul finanziamento agli enti dell’ex ‘tabella h’ vanno assunte, dal governo e dal parlamento, scelte chiare e rapide, mettendo un punto alla confusione che si sta determinando”. A dichiararlo è il deputato di Articolo 4, Totò Lentini.

“Con un mio disegno di legge avevo proposto – aggiunge – assieme a tantissimi colleghi, di trovare una soluzione immediata per quegli enti che svolgono, nel campo sociale, educativo, sanitario, della disabilità e della prevenzione e contrasto alla violenza ed alla mafia, assicurando le risorse per le attività già avviate ed in corso, aprendo così il campo ad un nuovo sistema basato su regole e meccanismi trasparenti”.

“La politica deve assumere scelte chiare: non tutti i beneficiari svolgono attività comparabili e con uguale rilievo sociale. Alcune realtà (penso ad esempio ai ‘banchi alimentari’) sono, in pratica, gli unici presidi che vengono incontro a famiglie disperate, a persone che non possono più comprare nemmeno il latte o il pane. Non possiamo accomunarle ai presepi viventi o ad altre simili amenità ereditate dal passato!
Negare il finanziamento ai programmi già attivati significa, tra l’altro, imporre lo stop a servizi di preminente interesse pubblico e, indirettamente, condurre gli enti alla chiusura, visto che non potranno fare fronte agli impegni già assunti ed ai costi del personale (e, senza il DURC, non potranno nemmeno partecipare ad alcun futuro ‘bando’)”.

“Prendiamoci perciò le nostre responsabilità e – conclude Lentini – se necessario, ‘tagliamo’ pure ancora le nostre indennità di deputati ed assessori per trovare le risorse per i disabili, i poveri e gli altri concittadini che beneficiano di quelle prestazioni che gli enti erogano al posto di una Regione che non riesce a farlo direttamente. Quanto propongo non smentisce affatto l’obiettivo di arrivare ad un sistema davvero trasparente e basato su bandi ad evidenza pubblica: una volta assicurate le risorse per i servizi per l’anno corrente, è possibile e doveroso adottare una legge che attribuisca ai vari assessorati risorse e responsabilità. Abbiamo però il dovere di fare bene ed in fretta. Il governo metta un punto al sovrapporsi delle posizioni e presenti subito un ddl organico, il parlamento approvi il tutto prima della pausa agostana: i disabili ed i poveri non possono aspettare…”.


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