Leonessa in gabbia |Protestano gli animalisti - Live Sicilia

Leonessa in gabbia |Protestano gli animalisti

Non ci stanno alla strumentalizzazione degli animali negli spettacoli circensi e si radunano davanti Palazzo di città con cartelli e volantini per manifestare in occasione della tappa catanese del circo Sandra Orfei. Così ieri un gruppo di animalisti dell'hinterland catanese si è autoconvocato spontaneamente dopo aver creato un gruppo su facebook.

La manifestazione
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CATANIA – “Per te divertimento per me tormento” recita così uno dei manifesti che ieri mattina sventolava in piazza Duomo durante il presidio spontaneo convocato da un gruppo di animalisti per dire no alla strumentalizzazione degli animali nei circhi. “Sono un uomo qualunque – ha dichiarato a LiveSiciliaCatania Mario Bonica membro di Catania antispecista – semplicemente ho a cuore la civiltà e la vita. Ed è per questo motivo che invito tutti i catanesi a condividere con noi questa dura battaglia a pochi giorni dall’arrivo del tendone di Sandra Orfei nella nostra città”.

L’elefante in pietra lavica che domina la piazza pare schierarsi dalla loro parte. “Non siamo contro il circo, che a nostro avviso è un bellissimo modo per divertire e divertirsi – commentano gli animalisti – ma il “circo” per noi significa clown, illusionisti, giocolieri e non torturare povere creature innocenti”. Lo scopo della manifestazione, la prima di una lunga serie, mettere al corrente il sindaco Stancanelli di un’ordinanza messa in atto dai Comuni di Modena e Alessandria, più di un anno fa, secondo la quale non sono ammesse esibizioni di animali negli spettacoli circensi. “Siamo antispecisti – spiegano – ovvero non riteniamo che l’uomo sia superiore ad altre razze, tanto da sottometterle”.

“Questa è la prima volta che cerchiamo di mettere un freno a questo tipo di sfruttamento, – conclude Bonica – ma gli scorsi anni abbiamo assistito a scene di crudeltà inaudita, un esempio per tutti, la strumentalizzazione di una povera leonessa, usata come attrazione, posizionata in una piccolissima gabbia messa in un incrocio nei pressi di piazza dei Martiri della Libertà, in pieno centro, nel bel mezzo del caos cittadino. Ho ripreso la scena e vorrei che tutti si rendessero conto fin dove può, e dove non deve più, arrivare la cattiveria umana. Noi non ci fermeremo qui”.

 


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