L'esercito dei posteggiatori | La mappa degli abusivi in città - Live Sicilia

L’esercito dei posteggiatori | La mappa degli abusivi in città

Foto d'archivio

La richiesta dell'obolo, le minacce, i danneggiamenti. I posteggiatori abusivi invadono Palermo e le richieste di tutela da parte dei cittadini si fanno sempre più forti. Chiedono azioni di contrasto contro un fenomeno sempre più dilagante. E alcune zone vengono monopolizzate da vere e proprie "squadre" di abusivi.

PALERMO – L’ultimo, in ordine di tempo, è stato arrestato a pochi metri dalla cattedrale. “Questa piazza è mia, qui comando io”, diceva. “Tu la macchina qui non la metti”, urlava invece un altro posteggiatore ad un anziano disabile in via Belgio: “O paghi o te ne vai”. Sono soltanto due degli abusivi che invadono la città. Una realtà che scorre davanti agli occhi di tutti, che raccoglie continue segnalazioni e denunce, ma i quali numeri lievitano senza sosta. Uno, due, in alcune zone si assiste ad un vero e proprio monopolio in mano a cinque parcheggiatori. Marsupio ed aria disinvolta.

Si avvicinano all’automobilista di turno che, la maggior parte delle volte non riesce a tirarsi indietro di fronte alla richiesta dell’obolo che spesso raggiunge anche i tre euro. Minacce, vere e proprie estorsioni messe a segno o rimaste tentate. Oppure danneggiamenti. Un clima di tensione che invade le città palermitane, soprattutto in centro, dove alle zone blu si aggiungono le richieste degli abusivi. Parcheggi ufficialmente a pagamento o zone rimozione, non fa differenza. Nessun automobilista viene risparmiato. E quella che prende vita è una guerra.

Una lotta continua che chiede azioni di contrasto, alza la voce attraverso le denunce che sembrano aumentare, ma si ritrova ad avere a che fare con gli stessi protagonisti ogni giorno. Non di rado abusivi sottoposti agli arresti domiciliari sono tornati sul luogo in cui erano stati denunciati dalle vittime. I cittadini segnalano anche alla redazione di LiveSicilia la presenza costante dei posteggiatori abusivi in lungo e largo per la città. A partire dal cosiddetto “salotto” del capoluogo, i quali numeri sono simili a quella di un’invasione, per finire con la periferia. Scuole, ospedali, farmacie, negozi, supermercati. Qualunque luogo sia in grado di attirare un’utenza, diventa off limits per gli automobilisti che decidono di non sborsare nemmeno un centesimo. In base alle segnalazioni gli abusivi anziché diminuire, si moltiplicano. In via delle Croci fino ad alcuni mesi fa se ne trovavano due, recentemente sono diventati quattro.

Due in via Marchese Ugo, altri quattro in via Enrico Albanese, nei pressi di un ristorante. Altri due in via Gaetano Daita, mentre nella vasta area compresa tra le vie XX settembre, Siracusa, Messina, Garzilli e Carducci, ovvero a pochi metri dalla centralissima via Libertà, se ne contano almeno dieci. Non viene risparmiata piazza Castelnuovo, cuore del capoluogo ricco di punti di riferimento per i cittadini. Ma anche in piazza Sant’Oliva, specialmente di sera, è possibile trovarsi a tu per tu con quattro abusivi. Stessa situazione tra le vie Goethe, Cluverio, Houel, Tripoli, Volturno e traverse di corso Finocchiaro Aprile: dalle parti del tribunale, infatti, sono presenti più di quindici parcheggiatori. E si tratta, nella maggior parte dei casi, di zone blu.

La mappa si snoda poi tra le vie Pignatelli Aragona, Mariano Stabile, Sammartino. Anche nei pressi di piazzale Ungheria chi chiede l’obolo è presente. Richieste agli automobilisti da parte degli abusivi pure in piazzetta Sant’Onofrio – dove se ne contano tre – via del Celso e in piazza Borsa, dove più volte i residenti hanno segnalato di non riuscire più a convivere con minacce e danneggiamenti.

E la situazione non cambia in altre aree del centro storico, da via dei Cassari, con quattro posteggiatori, a piazza Fonderia, nei pressi della Cala: in estate se ne contano almeno cinque. Altri quattro dalle parti di piazza XIII Vittime, come in via Castello, ma pure nelle strade vicine a piazza Marina, adesso isola pedonale: ad essere presa d’assalto sono via Lungarini e la parte bassa di corso Vittorio Emanuele, così come piazza Kalsa e gran parte del Foro Italico.


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