L'Europa adesso c'è | Che diranno i sovranisti? - Live Sicilia

L’Europa adesso c’è | Che diranno i sovranisti?

Commenti

    Di concreto ancora dall’europa nn vi è nulla solo chiacchiere e nulla in più

    Guardi che dall’Europa al momento e da vent’anni arrivano solo chiacchiere. Di fondo c’è una visione radicalmente diversa fra paesi del nord e del sud sul cosa l’Europa sia e debba essere. Occorre prendere coscienza di questo dato di fatto e smetterla di cantare le lodi di un europa ideale che esiste soltanto nelle menti di alcuni europeisti da salotto del nostro paese.
    l’Europa e soprattutto l’euro di oggi esiste ed esisterà finché sarà conveniente per le multinazionali, non certo per fare gli interessi dei popoli.

    torno a essere di nuovo critico, aspetterei ancora prima di cantare vittoria e distribuire questi miliardi a destra e a manca. Dopo a chi attribuire il merito sarei molto cauto, Conte? Gentilone? A me sembra di aver letto da più parti che tutto sia scaturito da un accordo tra francia e germania, tenendo fuori tutti gli altri paesi europei, in primis l’Italia. Dopo se si vuole dare il merito a Conte…………………………………..

    Gli Stati del Nord Europa sono totalmente contrari ad aiuti, vogliono che questi ultimi siano dati sotto forma di prestiti, con buona pace della tanto sbandierata solidarietà europea.
    L’Unione Europea è nata solo per favorire gli Stati più forti come Francia e Germania, a tutto svantaggio di quelli più deboli come l’Italia. Ed è nata anche per agevolare le lobby industriali, finanziarie, bancarie e commerciali, quindi che senso ha continuare a prospettare i vantaggi della permanenza in un tale contesto?

    Dall Europa e dai nostri illuminati politici solo parole come sempre, la realtà i fatti e le azioni sono un altra cosa,l opinione che hanno gli altri stati europei dell italia e degli italiani non mi sembra buona e rispettosa

    Primo, l’italia non spende più di quanto incassa, visto che l’Italia è dal 1990 in avanzo primario, ossia incassa più del fabbisogno, ma sfortunatamente, paga interessi usurai al mercato.
    Secondo, l’Italia è il paese più virtuoso in europa, lo dicono tutte le statistiche fatte dalla stessa unione europea (informarsi prima di scrivere).
    Il rapporto deficit/pil della germania è al 61%,perché nn entra in bilancio, grazie ad un’artifici contabile, delle leggi tedesche, la fwf, equivalente tedesco di cassa depositi e prestiti. Si la germania ha un rapporto migliore del nostro ma senza cdp noi andiamo poco sotto il 100 e la germania cn kwf fa poco sopra il 100.
    Quindi nn siamo messi male, sicuramente nn stiamo peggio di altri.
    I ricovery found, li compra la bce che deve x forza suddividerli alle varie banche centrali, visto che la bce nn è la fed, e la germania cn la sua sentenza costituzionale, probabilmente nn li prenderà e quindi da dove nasceranno questi soldi? Stay tuned.

    Ad occhio e croce, Gentilissimo Pippo Russo, le Sue azzardate affermazioni non hanno convinto nessuno.

    Gentile Lupus, le racconto un aneddoto. Quando giunse il tempo di stendere il mio piano di studi a Giurisprudenza chiesi aiuto a uno zio di mia madre, un gesuita burbero, uomo di cultura, laureato in Giurisprudenza, sociologo e docente all’Università Cattolica. Gli dissi subito: “Zio, per favore, già dovrò sopportare le materie economiche obbligatorie come Economia Politica e Scienza delle Finanze non mettiamo tra le facoltative da scegliere anche Diritto Tributario”. Glielo dissi perché allora non amavo molto l’economia. Lui mi rispose: “Non solo tu metterai anche il Diritto Tributario ma controllerò personalmente che ti impegnerai a studiare le parti speciali sulle imposte dirette e indirette. Mi darai ragione, vedrai che col tempo ti appassionerai”. Aveva ragione in effetti, sono passati dei decenni e da allora non ho mai rinunciato ad approfondire questi temi che apparentemente appaiono noiosi. In realtà, lo sappiamo, l’economia non è proprio una scienza esatta e tante sono le variabili soprattutto in tempo di globalizzazione. Però ho pure imparato che non bisogna farsi condizionare da pregiudizi di carattere politico e mai si può essere superficiali, opinabili sì, documentando e studiando, raffazzonati mai. Andiamo al merito delle sue cortesi considerazioni. È vero, a parte il 2009, da parecchi anni l’Italia può vantare avanzi primari, ma a parte il fatto che sono avanzi registrati al netto degli immensi interessi sul debito, e lei lo dice, a parte il fatto che questo tesoretto è stato via via puntualmente prosciugato dai suddetti interessi, a parte il fatto che negli ultimi anni l’avanzo è via via diminuito, c’è un dato fondamentale su cui riflettere: quando l’avanzo si determina in condizione di stagnazione, o addirittura recessiva, come nel caso dell’Italia, è perché si aumentano le tasse o si tagliano le spese, tra cui quelle sul welfare, tertium non datur. La conferma l’abbiamo avuta drammaticamente in questi mesi con i tagli subiti nel tempo dalla Sanità. In entrambi i casi il cittadino non ride e se fa un baffo dell’avanzo primario. Altro discorso sarebbe se a fronte di un aumento della ricchezza prodotta maturasse un avanzo primario, cioè minori spese rispetto a quanto incassato innalzando il PIL è, quindi, riducendo il rapporto con il debito. Non è vero, purtroppo, che veniamo considerati virtuosi tout court, magari, saremmo a cavallo. Abbiamo dei pregi ma non sufficienti. Non riusciamo a decollare per l’eccesso di burocratizzazione, di corruzione, della finanza criminale, della carenza di infrastrutture, di innovazione, di investimenti sulla tutela del territorio, ecc. In verità, abbiamo appena rischiato l’anno scorso una procedura d’infrazione pesante, abbiamo fatto i furbetti sulla riduzione del deficit – parlo del periodo antecedente allo scoppio dell’emergenza sanitaria – pretendendo di fare debito ulteriore per spese correnti, che di espansivo avevano poco essendo limitati gli investimenti. Andiamo all’ultimo punto, lei cita, facendo un errore probabilmente di battitura, la banca pubblica tedesca KfW (non fwf) per dimostrare il trucchetto usato dai tedeschi per confondere i conti. Intanto, questo è un argomento usato nel periodo marzo-aprile da siti sovranisti per diffondere ostilità verso la UE, ma poi, le pare logico pensare che siano tutti così idioti da cadere nel giochetto? In pratica si sostiene che tutte le operazioni bancarie a sostegno dell’economia tedesca, a tassi inferiori a quelli di mercato, non rientrando nel debito complessivo abbassa il rapporto di quest’ultimo con il PIL. Giochetto che non può fare la nostra Cassa Depositi e Prestiti perché la stessa opera secondo criteri sostanzialmente privatistici e lo Stato non può interferire sull’uso delle sue risorse finanziarie. La verità è che nessuna delle due istituzioni “partecipa” al debito pubblico con il suo. C’è stata, invece, una proposta di Eurostat, l’istituto europeo di statistica: quella di far rientrare il debito delle Casse depositi e prestiti europee, compresa la CdP italiana, nell’ambito dell’indebitamento del bilancio statale. Ciò per armonizzare i bilanci degli Stati della UE. Sarebbe devastante. Ma al di là di tale questione occorre comunque sottolineare che mentre i titoli della CdP sono a interesse positivo quelli della KfW, ad oggi, sono negativi, cioè è il risparmiatore che paga interessi se vuole quei titoli garantiti. La differenza non è da poco. Comunque, adesso ci sono guai per tutti con il Covid-19 e il Recovery Fund, Fondo di Recupero alimentato da titoli comuni europei, insieme agli altri strumenti attivati dalla UE (pur con la difficoltà del percorso perché alcuni Paesi del Nord stanno facendo capricci, ora anche l’Ungheria) vedi Mes, dalla Bei e dalla Bce, è uno strumento indispensabile per frenare la caduta verticale dell’area euro e dei PIL dei singoli Stati membri. Mi scuso da un lato per la lunghezza, dall’altro per la necessaria sintesi. Grazie per la sua attenzione e un cordiale saluto.

    Gentile redazione sono veramente indignata per il solito e ingiustificato bavaglio fasciocomunista che riservate ai miei commenti. Forse il signor Russo non ama i pareri avversi ma ogni volta potete notare come i suoi lettori dissentano completamente dalle impresentabili evoluzioni che propone. Di seguito invierò per l’ennesima volta il mio commento sperando che tra voi ci siano giornalisti coscienti.
    Ricominciamo. Gentile signor Russo, siete voi che manovrate scientificamente la disinformazione, voi che non avete imparato nulla dalla lezione del coronavirus. L’europa dopo 4 mesi non esiste più, grazie allo zero assoluto di Conte e Gentiloni che lei, faziosamente ed inspiegabilmente, esalta.
    Tali personaggi condurranno le imprese italiane alla disfatta definitiva ed alla perdita di competitività nel confronto con le imprese del nord europa, forti e assistite a fondo perduto dalle loro nazioni. Lei ha imparato dalle strategie sinistre ad attribuire patenti con retroparvenza d’essere offensive a chi non esprime pensieri tipici delle teste di legno sinistre. In prima istanza devo certificarle che usate in maniera impropria in termine “sovranista”, sovrapponendolo talora al nazionalismo, ( che in parte generò il nazifascismo) , o, peggio ancora, allo sciovinismo, ma soprattutto viene usato come una clava al pari del termine fascista o razzista, ovvero fate in modo che il popolo bue o bolscevico che segue le vostra ideologie tende a sovrapporne i significati. Lei racconta, per dolo o disinformazione le solite storielle sull’europa, omettendo di specificare che, la quota a fondo perduto corrisponde esattamente a quanto abbiamo versato come nazione all’europa, mentre la parte relitta è semplicemente un prestito da restituire con interessi che prima o poi verranno dichiarati. Si documenti una volta per tutte.
    “Sebbene spesso confuso col nazionalismo di stile novecentesco, il concetto di sovranismo va tenuto distinto da quest’ultimo, in quanto si limita semplicemente a rivendicare l’importanza della sovranità politica ed economica di uno stato, senza alcun riferimento ai concetti di razza né a una presunta superiorità di una nazione su un’altra..In Italia il termine è divenuto di uso ricorrente soprattutto negli ultimi anni, allo scopo di connotare posizioni politiche di tipo euroscettico. E basta!!!!!

    L’Europa non esiste proprio il resto sono solo chiacchere.

    Voi comunisti da salotto o se più le aggrada, radical chic, vi rifugiate dietro promesse che probabilmente non si concretizzeranno mai o se, in tempi biblici. Mi chiedo perché lei sta a questo sporco gioco?

    Ma cosa dice . L’Europa ha fatto e continuerà a fare chiacchere come voi comunisti appoggiati dal movimento degli inutili. Si astenga graziosamente dallo scrivere nuovi articoli fino a quando arriveranno i quattrini.

    Nel mondo globale nessuno si salva da solo. I grandi pensatori dell’ombelico (alla Salvini) non lo capiranno mai.

    Nel mondo globale si salveranno solo le banche, ma questo, malgrado l’occhio vivo, non lo puoi capire, hai solo l’ossessione per salvini. Auguri.

    **Pippo Russo** mi inchino all’edotta sintesi, che anche se spiegata bene, per capirla mi arrampico sugli specchi, cioè non ho compreso quasi niente (mia ignoranza in materia) pero’ si comprende che non riusciamo ad andare avanti e diamo la Colpa alla BUROCRAZIA, (fra le tante) Innanzi tutto la burocrazia viene alimentata ed aspansa dalle LEGGI i politici fanno le Leggi e poi si lamentano della Burocrazia che loro stessi generano, mi fa sorridere il Presidente Musumeci quando escono articoli come DAREMO MILIONI AI XXX e soldi di qua e di là, lasciando stare la mia opinione su come saranno spesi o meno, da come sono incardinati questi fondi NON E’ IL PRESIDENTE CHE LI DA O IL GOVERNO, ma il BUROCRATE FINALE che ne è responsabile in SOLIDO E IN PENALE e secondo voi il Burocrate di turno la prima cosa che fa è TUTELARSI, salvaguardare SE STESSO, da tutto, da tutti ed anche dalla sua stessa Amministrazione, quindi cosa succede, molte volte si bocciano perchè un articolo dice che quello è incompatibile con l’altro e che dovevi fare questo e non quello, questo non va, quest’altro non va etc etc, insomma LA BUROCRAZIA impedisce ad accedere a quei fondi, volete semplificarla, SEMPLICE il GOVERNO DICE DIAMO MILIONI AI XXX, ecco si presentano le domande e già si puo’ accedere entro tot mesi ad una parte dei Soldi, nel frattempo prima si fanno i controlli se le Ditte siano effettivamente Ok con le pratiche, poi man mano si tagliano i rami superflui dei cosiddetti finanziamenti, perchè non scordiamoci che i furbetti ci sono, eccome se ci sono, MA SE IO BUROCRATE non sono responsabile in SOLIDO E IN PENALE delle somme sino a quando sono spese tutte controllate tutte e devo trattare la ditta come uno che mi vuol fregare, come dei furbetti (perchè ci sono) se non ho il gravame, il peso della responsabilità, farei il lavoro piu’ celere, non avrei timore che domattina vengano a prelevarmi per cose non commesse, QUINDI PIU’ RESPONSABILITA’ EQUIVALE A PIU’ BUROCRAZIA, qualcuno dirà che io sono pagato per avere quelle responsabilità, ed invece è proprio questa una delle note stonate della Regione siciliana, Io ho un contratto di COMPARTO, quindi in qualsiasi ufficio vengo messo o spostato in qualsiasi dipartimento, il mio stipendio è sempre quello, ma da Dipartimento a Dipartimento da ufficio ad ufficio da incarichi ad incarichi, fra compiti istituzionali o meno, LE RESPONSABILITA’ SONO DIVERSE, non è il lavoro che spaventa, ma le responsabilità se io vado in un ufficio XXX percepisco lo stesso stipendio e non ho da fare con il pubblico, non devo erogare finanziamenti di cui IO SONO RESPONSABILE, non devo etc etc, ho si delle responsabilità, da mettendo una scala da 1 a 10 sulle responsabilità, se ho responsabilità 10 percepisco xxx, se ho responsabilità 1 percepisco xxx, quindi potete lamentarvi quanto volete della BUROCRAZIA, la applico punto dopo punto virgola dopo virgola, quindi se non volete Burocrazia, cambiate le leggi e le responsabilità e tutto si snellisce velocemente, ma se come vedo ogni giorno ci sono novità, cambiamenti, aggiunte ed altro, BUROCRAZIA!!! c’è da impazzire, lo dico nelle 2 vesti, da burocrate e da utente.

    Ma si tratta dei soliti interventi di parte, legittimi, in questo caso di un ex esponente della Rete. Gli interventi di parte vanno valutati con le molle.

    Io,invece, sono sempre più convinto che la Germania presto uscirà dalla comunità europea, e che dietro questo accordo ci sia una exit strategy!!! Noi creduloni cadiamo sempre nel tranello teutonico

    Gentile eslo, un po’ esilarante definire il mio articolo di parte a commento di un commento, perdoni il gioco di parole, che gronda appartenenza alla destra estrema di Salvini. E poi, di quale parte parla, riferendosi a me, tenuto conto che la Rete è finita da ben 25 anni e che al suo interno vi erano militanti che coprivano l’intero arco partitico di allora, dagli ex missini fino agli ex comunisti? La ringrazio per la sua attenzione e la saluto cordialmente.

    Ai gentili lettori cittadino e piragna voglio confidare alcuni segreti. Acqua in bocca, però. Sapete in quali ambienti comunisti ho cominciato a muovere i primi passi? Dalle suore di Maria Ausiliatrice e all’Azione Cattolica della mia parrocchia. Ogni mattina, incolonnati, a cantare Bandiera Rossa. Poi, ormai impregnato di comunismo infantile, ottimo terreno di coltura,ho continuato dai salesiani fino alla maturità scientifica. Si sa, Don Bosco era il fior fiore del comunismo. Sapete quale era il suo programma politico? Educare i giovani ad essere buoni cristiani e onesti cittadini. Sostanzialmente il medesimo programma di Stalin. Preso da furori marxisti, sebbene ormai diplomato, ho voluto ostinatamente frequentare quegli ambienti così ideologicamente caratterizzati dalle idee di Marx, Lenin ed Engels e ho svolto volontariato nel Movimento Giovanile Salesiano, schegge impazzite notoriamente estremisti. Figuratevi che mi è capitato durante tale attività di volontariato di andare a trovare alla Kalsa le suore di Madre Teresa di Calcutta per leggere insieme passi del “Capitale”, e pure dalle suore francescane rinnovate, a Borgo Vecchio, sempre a Palermo. Però, ve lo confesso, non mi bastava. Quindi, ho chiesto di fare parte del Comitato Centrale dell’Arcivescovado ai tempi del Cardinale Pappalardo, partecipando in rappresentanza del Mov.Giov. Salesiano alla Consulta diocesana per l’Apostolato dei Laici – settore giovani. Un covo di rivoluzionari rossi, radical chic, sempre intenti a organizzare manifestazioni sovversive. Che tempi!! Il momento più alto è stato quando i dirigenti hanno acconsentito, previa approvazione di Mosca, che io parlassi con un discorso ufficiale di saluto in piazza Politeama all’incontro del segretario generale comunista con i giovani, San Giovanni Paolo II, nella sua visita a Palermo avvenuta nel novembre 1982. In ultimo, sapete in quali libri proibiti ho coltivato il mio credo comunista? Nei libri di don Primo Mazzolari, talmente ribelle e comunista, avete ragione, da essere sospeso “a divinis” dalla gerarchia ecclesiastica per il suo apostolato evidentemente troppo evangelico, pardon, comunista. Ah! stavo dimenticando, però poco prima di morire don Mazzolari fu ricevuto da un altro grande comunista, San Giovanni XXIII, che lo definì “la tromba dello Spirito Santo nel mantovano”, riabilitandolo pienamente. Grazie e un cordiale e comunista saluto.

    Sig. Pippo Russo, premesso che non voto Salvini, la Rete era un partito di centrosinistra. I commenti, dichiarazione di parte sono normarli in politica ma non solo. Cordiali Saluti.

    Capisco che lei sia schierato politicamente, ciò è legittimo e democratico. Però, mi scusi! obiettivamente! l”unica cosa certa è che la cosiddetta “Europa” ci ha chiuso i confini, penalizzando l’Italia rispetto ad altri paesi sul fronte turismo, tanto per citarne una. Per quanto riguarda gli “aiuti” se così possono chiamarsi, senza offesa, si aggiorni un po’ sul “fondo salva Stati” poi ne riparliamo.

    Un piccolo appunto per la redazione: dispiace che siano stati eliminati ii pollici per esprime consenso o dissenso secondo le opinioni, Forse ciò è stato fatto (ma è solo un mia ipotesi) per placare i malumori di qualche giornalista di parte (evidente di che parte si tratti) che non gradiva i pollici in giù nei suoi articoli. Se un giornalista non accetta le opinioni diverse dalle sue, dovrebbe farsi qualche domanda del tipo: non è che forse ho sbagliato professione?

    L’articolo gronda di eccessivo ottimismo. Ma non comprare il gatto finchè è nel sacco.L’accordo non è definitivo e, a volte, nei dettagli si nasconde il diavolo. Tuttavia va detto che un nuovo linguaggio si è aperto tra gli Stati dell’Unione europea, Basti pensare ai vincoli di bilancio che si sono sciolti e al possente e continuo intervento della BCE a sostegno della moneta europea e per merito, purtroppo, del covid 19, che ha colpito pesantemente l’ Italia, Spagna, Francia, Germania e poco meno i paesi del nord. Ma in un mercato, ormai comune, è interesse di tutti che da tutti insieme ci si risollevi. Altrimenti chi compra i prodotti della comunità europea, dai tulipani olandesi alle auto tedesche. Insomma l’Europa c’è checchè ne dicano i sovranisti

    Egregio sig.Russo, ma cosa ha visto di concreto Lei da parte dell’Europa per l’Italia oltre che chiacchiere e demagogia?

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