L'Europa ha perso il suo ruolo centrale: ma può riconquistarlo

L’Europa ha perso il ruolo centrale nel mondo: ma può riconquistarlo

Necessario un salto in avanti rispetto alla situazione attuale

Le elezioni europee si avvicinano e le pagine di giornali e siti web si riempiono di potenziali candidati. Nomi altisonanti e prestigiosi, per carità, ma sfido chiunque a trovarne qualcuno che nel corso della sua attività politica abbia detto o fatto qualcosa di minimamente collegato all’Europa, alle sue prospettive, al suo ruolo nel mondo.

Quale idea di Europa?

Anche i primi cartelloni pubblicitari, belli, pieni di luce e di colori, con slogan di sicuro effetto, ci invitano a votare per questo o quel candidato, ma, al di là dei bei volti, si sono mai occupati di Europa? Di molti dei candidati di cui si parla conosciamo fatti (talora misfatti…), attività, azioni, idee riferiti al contesto cittadino, regionale, nazionale; ma una volta eletti al Parlamento Europeo cosa hanno intenzione di fare? E soprattutto, qual è la loro idea di Europa? 

Anche perché le elezioni europee che ci accingiamo a celebrare hanno una valenza politica straordinaria nel contesto geopolitico che viviamo. Mai come in questa occasione tensioni internazionali, conflitti aperti, incognite legate al futuro (si pensi all’importanza delle presidenziali americane del prossimo novembre) portano ad un ripensamento sul ruolo dell’Europa nel mondo, anzi, richiamano alla riaffermazione della sua centralità.

Il bisogno di una Europa Unita

Ma tutto questo può avvenire solo nella logica di una Europa Unita, che sappia essere attore politico forte nelle complesse dinamiche geopolitiche mondiali, che sia in grado di intervenire con autorevolezza per la soluzione delle situazioni di crisi e di conflitto, che punti allo sviluppo economico coeso e solidale del Continente nel rispetto della sostenibilità, ma anche delle specificità dei sistemi dei diversi Paesi che la compongono, che metta il massimo impegno nella formazione delle nuove generazioni di cittadini europei, che creda nella conoscenza, nell’innovazione e nella ricerca quali valori essenziali per la crescita.

Nuove regole di Governo

È necessario un salto in avanti rispetto alla situazione attuale, anche con nuovi assetti istituzionali e nuove regole di governo. Non è più ammissibile, ad esempio, che continui a valere la regola del voto all’unanimità in materia di politica estera e di sicurezza dell’Unione europea, cavallo di battaglia di Paesi come Ungheria e Polonia: occorre invece adottare il voto a maggioranza qualificata e mettere quindi fine al potere di veto che ogni singolo governo detiene oggi nell’Unione.

Maggiore indipendenza strategica

È anche fondamentale pensare ad una Difesa europea, per ridurre la dipendenza dell’Unione da alleanze esterne e dagli Usa e sviluppare una maggiore indipendenza strategica nelle questioni di sicurezza e difesa anche attraverso l’istituzione di un esercito di difesa europeo che consentirebbe una maggiore efficienza delle risorse ed una maggiore capacità operativa.

L’Europa Unita può essere uno dei giganti del mondo e competere ad armi pari con Usa e Cina. Bastano pochi ed essenziali dati sul Prodotto Interno Lordo e sull’export per dimostrarlo:

Prodotto Interno Lordo (Stime Banca Mondiale – anno 2022 – dati in Miliardi di dollari)

USA: 25.463Cina: 17.963Area Euro: 14.136

Da soli, di contro, i Paesi europei perdono peso ed importanza: anche la “grande” Germania supera di poco 4.000 miliardi, la Francia sfiora 2.800 miliardi, l’Italia supera di poco 2.000 miliardi.

Esportazioni totali di beni e servizi (Banca Mondiale – anno 2022 – dati in Miliardi di dollari)

Cina: 3.716USA: 3.012Germania: 2.060Francia: 1.005Italia: 746

Insieme, Germania, Francia e Italia superano gli altri big playersMa anche un altro dato, meno piacevole da esporre, mostra il peso competitivo dell’Europa: le spese militari. I dati (sempre in Miliardi di dollari) dello Stockholm International Peace Research Institute riferiti al 2022 riportano:

USA: 877Cina: 292Russia: 86Area Euro: 215 (Germania: 56, Italia: 33,5, Francia: 54)

Negli ultimi decenni l’Europa sembra aver perso il suo ruolo centrale nel mondo: un’Europa Unita ha la possibilità di riconquistarlo.

*L’autore è componente dell’Esecutivo siciliano di Italia viva


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