RAGUSA – L’ex assessore regionale all’Agricoltura Francesco Aiello è stato condannato dal Giudice Unico della sezione staccata di Vittoria del tribunale di Ragusa per aver diffamato l’attuale sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, durante l’ultima campagna elettorale per il rinnovo degli organi amministrativi. Aiello dovrà pagare circa 50 mila euro tra risarcimento al comune di Vittoria e spese processuali. Nel dettaglio è stato condannato a 8 mila euro di multa, a risarcire il comune di Vittoria di 10 mila euro e di 20 mila euro il sindaco Nicosia, oltre alle spese processuali. Aiello è stato riconosciuto colpevole di diffamazione nei confronti del sindaco Nicosia per aver parlato nel 2009 in tre comizi diversi di “gruppi malavitosi” vicini al primo cittadino, di incarichi, compensi e posti di lavoro e di altre attività amministrative lesive della condotta morale di Nicosia.
La replica di Aiello (tutta in maiuscolo)
SI PUO’ SUBIRE UNA CONDANNA MA NON SI PUO’ ABBANDONARE UNA LOTTA. PER 8 ANNI, DECINE DI DENUNCE, ESPOSTI, ATTI ISPETTIVI: CHE FINE HANNO FATTO? SI SONO PERSI NEI MEANDRI DI QUALCHE UFFICIO INQUIRENTE LOCALE ? CONTINUERO’ LA MIA BATTAGLIA ASSIEME AI CONSIGLIERI CHE VORRANNO FARLO SU SERVIZI AFFIDATI, CON CONTRATTI SPECIALI E DIRETTI A PROTETTORI PARTICOLARI, MERCATO, ASSUNZIONI AMIU, LEGALITA’. MONTAGNE DI FOTO E DI DOCUMENTI SUPPORTANO LE MIE BATTAGLIE SULLE VICENDE DEGLI AMICI SPECIALI UTILIZZATI A PAGAMENTO PER COMPITI IMPROPRI, SBIGLIETTAMENTI, SICUREZZA SPETTACOLI, SIMILI A GUARDIE DEL CORPO. CIO’ DAI PRIMI ANNI 2006 2007 2008, SINO AL 2012, ALLA PRATICA CORRENTE DELL’AFFIDAMENTO DI SERVIZI DIRETTI E INDIRETTI DI TUTELA E PROTEZIONE DI LUOGHI E PERSONE.
SULLA ILLEGALITA’ DI GRAN PARTE DELLE TRANSAZIONI COMMERCIALI, VARIAMENTE DOCUMENTATA ANCHE A LIVELLO NAZIONALE NAZIONALE, SI E’ CONSUMATA LA TRAGEDIA DELLA DISTRUZIONE DEI PRODUTTORI VITTORIESI, CORROSI DA PRATICHE IMMONDE, DI CARATTERE SISTEMICO E TRUFFALDINO, DI DOPPIE E TRIPLE ATTIVITA’. SULL’AMIU E’ SCANDALO SENZA FINE. NON CONCEDO NULLA DI CIO’ CHE PENSO. NON POSSO STRAPPARMI IL CERVELLO PER PENSARE DIVERSAMENTE. LO FACCIO PER DIGNITA’ E RISPETTO DI ME STESSO. OLTRE CHE PER DIFENDERE LA MIA CITTA’ E I CITTADINI DALLE PREVARICAZIONI E DALLA ILLEGALITA’. Francesco Aiello