PALERMO – “Impugnare davanti alla Corte costituzionale i decreti legge che hanno introdotto il Green Pass, per ottenere un giudizio costituzionale molto rapido”. Questo l’obiettivo di un disegno di legge preparato dal Comitato dei giuristi siciliani che punta a rendere possibili i ricorsi diretti alla Consulta durante lo stato di emergenza pandemica.
Green pass nel mirino
Nel mirino c’è soprattutto il Green pass, che da oggi è obbligatorio su bus, aerei e treni a lunga percorrenza. Il comitato, che ha presentato il ddl in un incontro a villa Piccolo di Capo d’Orlando (Messina) vuole aprire la strada a un cambio radicale delle procedure attuali in base alle quali le questioni di legittimità costituzionali possono essere sollevate solo in via incidentale davanti ai tribunali ordinari o amministrativi. Da questi i ricorsi possono poi essere trasferiti alla Consulta ma solo se le questioni sollevate appaiano “non manifestamente infondate”.
La scorciatoia per il ricorso
Il gruppo di legali, invece, intende saltare quest’ultimo passaggio, che considerano un filtro troppo stretto, quando c’è uno stato di emergenza nazionale, come appunto nel caso della pandemia da Covid. Una vera e propria scorciatoia, quindi, per cercare di annullare uno dei provvedimenti più discussi di queste settimane. Tra i proponenti gli avvocati Andrea Pruiti Ciarello e Rocco Mauto Todero. La nuova norma sarebbe quindi in grado di bloccare immediatamente misure introdotte con decreti ministeriali.
Apprezzamento da alcuni esponenti del centrodestra
Il testo del gruppo dei giuristi sarà consegnato a vari parlamentari. L’iniziativa, secondo i proponenti, avrebbe ottenuto l’apprezzamento di esponenti e deputati della Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, tra cui il senatore Nazario Pagano (Fi), vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
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