L'infermiera timbrava | E il dottore era al bar - Live Sicilia

L’infermiera timbrava | E il dottore era al bar

Le accuse dei carabinieri
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C’era un accordo tra Roberto Matracia, medico del Cto, e Carmela Termini, infermiera del centro traumatologico di Villa Sofia. “La Termini – scrivono i carabinieri del Nas – si preoccupa quotidianamente di timbrare l’inizio e la fine del servizio di Matracia permettendo allo stesso di giungere sul posto di lavoro in ritardo o di anticipare l’uscita”.

Anche queste indagini, come tante altre che stanno smascherando piccole e gradi truffe nella sanità palermitana, sono state coordinate dal capitano Francesco Geraci. Ex capitano, per la verità, visto che di recente è stato messo sotto accusa e trasferito per una vicenda di rimborsi. Strana storia questa. Geraci si sarebbe messo in tasca appena trecento euro non dovuti. Sarà la Procura militare di Napoli a stabilire come sono andate le cose. I conti, però, non tornano. L’unica certezza è che Geraci, oggi, non è più al suo posto. Le sue indagini, però, continuano a dare risultati. I militari hanno controllato, con tanto di pedinamenti e telecamere, i movimenti del personale di Villa Sofia finito sotto accusa per truffa.

A cominciare da Roberto Matracia, che è anche medico sportivo del Palermo calcio. L’11 maggio 2011, alle 7 e 06 la Termini timbra in entrata il suo badge e quello del medico. L’uscita risulta alle 13 e 54. In realtà Matracia esce di casa alle 7 e 40, a bordo del suo ciclomotore, ma non va direttamente al lavoro. Prima fa tappa in due bar, in una lavanderia, e in un negozio di ottica. A Villa Sofia ci arriva soltanto alle dieci. Tre ore dopo l’orario che certifica il suo, ufficiale, ingresso in servizio. Il 13 maggio la Termini timbra il fine servizio di Matracia alle 8 e 02. Solo che già mezz’ora prima il medico è in un bar di Viale del Fante. Il 16 maggio Matracia risulta in servizio alle 7 e 14. In realtà scende di casa alle 7 e 35 e stazione per una ventina di minuti sempre nello stesso bar proprio in compagnia dell’infermiera. Due giorni dopo il fine servizio è timbrato alle 8 e 06, ma dalle 7 e 30 e fino alle 8 Matracia prima prende un caffè e poi compra e consulta i giornali in un’edicola. Il 19 maggio alle 7 e 04, stando ai dati dell’orologio dell’ospedale, Matracia dovrebbe essere già in servizio. Ed invece scenderà di casa 41 minuti dopo e dopo una lunga tappa al bar e un passaggio allo stadio Renzo Barbera, arriva in ospedale alle 9 e 02.

Giorno 20 maggio, la Termine timbra per Matracia alle 7 e 11, ma i carabinieri del Nas scrivono che “dalle 6 e 40 alle 8 e 15 il medico non è mai uscito di casa”. Il 24 maggio Matracia fa una tappa al bar e poi in una sala da barba. Entrerà in servizio alle 8,35 eppure risulta che sia arrivato alle 7 e 26. Il 25 arriva in ospedale alle 8 e 40 dopo avere sbrigato alcune faccende in banca. Il suo badge viene strisciato alle 7 e 12. Per finire ritardi risultano anche il 26 maggio e il 1 giugno.


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