Appartenente alla Sezione AIA di Mantova, dopo essere approdato alla Commissione Arbitri Nazionale C nel 1995, totalizzando un bilancio di 42 presenze in serie C-1 (a cui si deve aggiungere una finale di play-off della serie C-2), nel 1999 Massimiliano Saccani, l’arbitro viene promosso alla Commissione Arbitri Nazionale A e B, per decisione dell’allora designatore Pierluigi Pairetto. Nel febbraio del 2000, corona il sogno di esordire in serie A, in occasione della partita del “Granillo” di Reggio Calabria tra Reggina e Bologna. Malgrado le riconosciute doti tecniche e comunicative, non riesce a conquistare la qualifica di arbitro internazionale, essendogli preferiti negli anni colleghi più giovani, e anche a causa dell’abbassamento, deciso dalla FIFA nel 2006, dell’età massima prevista per essere immesso in tale ruolo (da 40 a 38 anni). Saccani diventa, tuttavia, uno degli arbitri più stimati dai designatori succedutisi negli ultimi anni (Maurizio Mattei, Stefano Tedeschi e Cesare Gussoni), come testimoniato dalla direzione affidatagli nella finale di Supercoppa Italiana del 2006 tra Inter e Roma, e dalla regolarità del suo impiego in campionato.
Nel maggio 2007, arriva la consacrazione con la designazione per la finale di andata della Coppa Italia tra Roma ed Inter, mentre nell’agosto 2008 viene ancora una volta chiamato a dirigere la finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Roma. Di professione ingegnere, Saccani vanta allo stato attuale (maggio 2008) 103 presenze in serie A.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo