PALERMO – Lucia Borsellino è uscita dalla giunta Crocetta perchè “si sono persi di vista gli obiettivi” e “la coerenza rispetto al passato”. Secondo l’ormai ex assessore regionale alla Salute “c’è stato un abbassamento di tensione. Anche morale”. All’indomani delle sue dimissioni Borsellino parla con il quotidiano la Repubblica e ribadisce concetti già espressi 24 ore prima davanti alle telecamere del Tgr Rai Sicilia: l’amicizia tra Crocetta e Tutino “ha molto condizionato – dice – la vita di una grande azienda ospedaliera di Palermo”, mentre sul sostegno di Crocetta replica: “Lo ringrazio, ma in diverse occasioni, durante quest’attività di governo, tale sostegno non l’ho avvertito”.
Ora Lucia Borsellino ha voglia di mettersi alle spalle l’esperienza di governo: “Torno a essere la figlia di Paolo. E, in nome dei suoi semplici insegnamenti – aggiunge -, chiedo a tutti di non invitarmi, il 19 luglio, alla commemorazione di via D’Amelio. Non capisco l’antimafia come categoria, come sovrastruttura sociale. La legalità, per me, non è facciata, è una precondizione di qualsiasi attività”.