Lo stop ai nuovi impianti eolici |Il Tar dà torto al governo - Live Sicilia

Lo stop ai nuovi impianti eolici |Il Tar dà torto al governo

Accolta la richiesta di sospensiva di un'azienda tagliata fuori: "Le richieste devono essere valutate entro sei mesi, ci sono domande pendenti da sei anni".

PALERMO – Mentre il governo combatte sulla Finanziaria, la batosta arriva da un altro fronte. Ed è una disfatta su tutta la linea: il Tar, con un’ordinanza notificata oggi, ha sospeso l’efficacia della delibera di giunta che alla fine di settembre, fra le polemiche, ha bloccato la realizzazione di nuovi impianti eolici in tutta la Sicilia. Sullo sfondo, le vicissitudini di un’azienda, la NovaWind, che da oltre sei anni aspetta che l’amministrazione si pronunci su tre parchi eolici e che fra non molto potrebbe ottenere un risultato atteso dal 2007: oltre alla sospensiva, infatti, il tribunale amministrativo ha disposto che la conferenza di servizi per la NovaWind sia convocata entro 60 giorni.
Il caso è esploso a settembre, con un’infuocata polemica politica fra il Pd e l’assessore all’Energia Nicolò Marino. Ma la vicenda affonda le radici in una decisione di qualche mese prima: era il 17 maggio quando Marino decise di dare un taglio alle autorizzazioni pendenti in assessorato, chiedendo alle aziende con pratiche ancora aperte una “manifestazione di mantenimento dell’interesse al rilascio del titolo autorizzativo”. Termini strettissimi e soprattutto, secondo l’azienda, difesa da Carlo Comandé e Serena Caradonna, pochissima pubblicità alla decisione, pubblicata solo in Gazzetta ufficiale. A fine agosto la mannaia: tagliate le aziende escluse, fra le quali la NovaWind, l’assessorato ha stilato il calendario delle conferenze.
A quel punto, però, è insorto il Pd. Che alla fine di settembre, in un momento di tensioni fortissime all’interno della maggioranza, ha convocato una conferenza stampa per sparare a pallettoni infuocati sull’assessore all’Energia: “Siamo di fronte alla schizofrenia – hanno affermato i democrat in quell’occasione – Il governo ha più volte dichiarato il ‘no’ a nuovi impianti eolici, il presidente Crocetta lo aveva detto anche in campagna elettorale”. Insomma: bisogna bloccare tutto, era la richiesta del Partito democratico. Detto, fatto: il giorno dopo, la giunta ha sospeso tutte le autorizzazioni.
All’azienda, però, la decisione non è andata giù. E qui si passa alla ricostruzione di sei anni di gestione dell’energia in Sicilia: le richieste per i tre parchi, da realizzare a Custonaci, Monreale e Mussomeli, sono state presentate a maggio del 2007, a novembre dello stesso anno e a settembre del 2008, ma da allora sono in stallo. “A fronte della assoluta inerzia della Amministrazione procedente – annotano Comandé e Caradonna nel ricorso -, in questi anni (ben sei) la società si è vista costretta ad effettuare aggiornamenti progettuali e documentali per l’entrata in vigore di ben due diversi regolamenti in materia di energia da fonti rinnovabili”. Tanto più che, come rilevano i giudici della seconda sezione del Tar (presidente Filippo Giamportone, estensore Roberto Valenti e primo refendario Anna Pignataro), la legge prevede che l’iter venga completato entro 180 giorni. Sei mesi, non sei anni.
Per i magistrati, però, il punto è questo ma non solo. Tanto che con l’ordinanza di sospensiva (numero 14/2014) i giudici amministrativi hanno sospeso l’efficacia del blocco totale delle procedure, ma anche del decreto di maggio e del calendario stilato in agosto, spingendosi a supporre “una ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso”, che sarà trattato nel merito a maggio. Nel frattempo, però, la Regione deve convocare la conferenza di servizi. Polemiche politiche a parte, sei anni di analisi sono abbastanza per prendere una decisione.

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