“Ho posto a Berlusconi alcuni temi che riguardano la Sicilia: dal rapporto con la Libia per le imprese siciliane alla vicenda del sistema autostradale e delle infrastrutture. Naturalmente si sono fatte anche valutazioni di carattere politico: io credo che sia nell’interesse di tutti, e anche dei siciliani, che non si vada a votare”. Lo afferma il governatore siciliano, Raffaele Lombardo, che due giorni fa ha incontrato a Roma il premier e che ribadisce il sostegno al governo nazionale: “Non ci assumeremo la responsabilità di farlo cadere. Questo non significa che voteremo qualunque provvedimento a occhi chiusi, ma quelli che riguardano il Sud”.
“La precipitazione verso le urne, a novembre addirittura, sarebbe una iattura. E per noi meridionali – aggiunge – in modo particolare perché tutti riconoscono che l’unico partito che potrebbe accrescere i propri voti sarebbe la Lega, che
diventerebbe una forza senza la quale non sarebbe più possibile governare”.
“Sappiamo bene che le condizioni poste dalla Lega sono che si faccia esclusivamente l’interesse del Nord con un disprezzo nei confronti del Sud che è insopportabile e intollerabile. Andare alle elezioni domani mattina avrebbe significato che il Sud e la Sicilia avrebbero perso. Ho ribadito poi che l’Mpa farà quello che ha già fatto nelle ultime settimane. Una distinzione dalla maggioranza c’é già stata con la mozione Caliendo perché il Sud in questi due anni di governo è stato trattato malissimo, a cominciare dalla questione dei fondi Fas sulla quale non possiamo che investire l’Europa visto che il governo ha preso in giro 5 milioni di cittadini siciliani”.