”E’ arrivato il momento di far ripartire l’infrastrutturazione dell’isola ad iniziare dai cofinanziamenti Cipe – Regione siciliana per strade ed autostrade, prima fra tutte la Catania – Ragusa”. Lo dice in una lettera inviata al primo ministro, Silvio Berlusconi, e al manager dell’Anas, Pietro Ciucci, il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. Lombardo chiede un incontro urgente al governo nazionale per discutere di strade e autostrade siciliane, ”al fine di definire ogni questione controversa, nell’interesse dei cittadini siciliani e dell’intera collettività nazionale”.
Nelle due pagine inviate a Berlusconi, il presidente siciliano elenca le opere ”che si sarebbero potute realizzare da tempo e la cui realizzazione, viceversa, non è mai stata avviata non certo per inadempienza della Regione siciliana”. Lombardo sottolinea come la Sicilia ”parrebbe essere l’unica regione italiana che non è riuscita a sottoscrivere con il governo nazionale l’aggiornamento dell’Intesa generale quadro per le infrastrutture”. Nel documento trasmesso al governo nazionale e all’Anas vengono indicate alcune di queste opere, ritenute strategiche per l’infrastrutturazione della Sicilia: il completamento stradale della Palermo – Agrigento (386 milioni), l’interramento del Nodo ferroviario di Catania (495 milioni), il collegamento della tratta urbana della Circumetnea sino all’aeroporto di Fontanarossa (90 milioni già disponibili, occorre aggiungerne altri 335), il collegamento autostradale tra lo svincolo di Birgi e il centro abitato di Mazara del Vallo (368 milioni) e, infine, i 3 lotti della Nord-Sud itinerario Santo Stefano di Camastra -Gela. Un capitolo intero della lettera inviata a Palazzo Chigi è dedicato all’autostrada Ragusa-Catania. Lombardo ricorda la cronologia degli atti relativi a questa opera, ritenuta dal governo siciliano ”una assoluta priorita”’ e chiede che vengano assicurate le migliori condizioni di fruizione, anche economica, per i cittadini delle aree interessate.