Loris, sequestrati cellulari e chiavi | Il legale di Veronica: "E' innocente" - Live Sicilia

Loris, sequestrati cellulari e chiavi | Il legale di Veronica: “E’ innocente”

Li hanno trovati agenti della polizia scientifica in una perquisizione eseguita in casa della madre del bimbo.  Oggi l'omelia del viceparroco della chiesa San Giovanni Battista: "Loris è un angelo di Dio". La nonna di Loris: "Mia figlia è innocente, voglio vederla". Domani la riunione per decidere l'eventuale restituzione del corpo del bimbo alla famiglia. Il legale della madre: "Combatterò per lei". E Santa Croce Camerina si prepara al Natale con due alberi particolari.


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SANTA CROCE CAMERINA (RAGUSA) – Un mazzo di chiavi della casa e alcuni cellulari, di vecchia generazione e apparentemente non in funzione. Li hanno trovati agenti della polizia scientifica in una perquisizione eseguita in casa di Veronica Panarello, su disposizione della Procura di Ragusa, a Santa Croce Camerina. La donna è accusata di avere ucciso il figlio Loris, di 8 anni. I telefonini saranno consegnati domani alla Polizia postale di Catania per degli esami e per accertare cosa contengano e se siano stati utilizzati di recente.

“Loris è in paradiso, ha un compito importante: è un angelo di Dio. Preghiamo non per lui ma preghiamo lui”, ha detto oggi il viceparroco della chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina, don Flavio, nell’omelia della messa davanti a un centinaio di bambini. “Caro Loris – ha invocato il sacerdote – facci essere portatori della luce, facci tornare a sorridere e ad amare”.

“Il male non avrà l’ultima parola su di noi. Ma anche noi siamo chiamati a portare la gioia, come fa Dio con noi”, ancora don Flavio, che rivolgendosi a un centinaio di bambini ha chiesto: “Chi ha avuto paura del buio alzi la mano”. Don Flavio l’ha sollevata per primo seguito da tanti altri ragazzini. “Non è il buio che ci fa paura – ha aggiunto il viceparroco – perché conosco signore che ancora a 30 anni dormono con la luce accesa, ma ci fa paura essere soli e non protetti. Noi – ha concluso don Flavio – abbiamo bisogno del sorriso dei bambini, non sapete quanta forza dà”.

Intanto, la procura di Ragusa fa sapere di non avere ancora firmato il nulla osta che autorizza la riconsegna della salma di Loris Stival alla famiglia. Per questo non è stato ancora possibile fissare la data dei funerali. Domani i magistrati che seguono il caso e il medico legale Giuseppe Iuvara avranno una riunione per fare il punto della situazione e decideranno anche sull’eventuale data della restituzione del corpo.

Tutto questo mentre Santa Croce Camerina si prepara al Natale. Un albero addobbato solo con le luci, davanti alla chiesa di San Giovanni Battista nella piazza principale del paese, l’altro accanto al mulino vecchio che si arricchisce ogni giorno di più di pensierini e pupazzetti. Il primo è quello ‘ufficiale’, il secondo nasce dall’iniziativa di un amico del bambino. Su quest’ultimo oggi un orsetto di peluche nuovo ma anche due messaggi. In uno c’è scritto “Mi chiamo Loris come te, la tua storia non la dimenticheremo mai. Quando qualcuno mi chiamerà ti penseremo sempre”. Accanto un altro biglietto con la scritta “Questo Natale sarà triste per tutti i papà”: il messaggio non parla mai della madre. “Sarà un Natale di dolore, col pensiero inevitabilmente rivolto a Loris”. E’ questa la frase che alcune mamme in piazza. Esprimono un sentimento diffuso in paese dove sono state anche ridotte le iniziative per il Natale. In piazza c’è anche Orazio Fidone, il ‘cacciatore’ che il 29 novembre scorso al mulino vecchio ha trovato il corpo del bambino di 8 anni. “Ho quella scena sempre negli occhi – dice – non la dimenticherò mai: sogno Loris tutte le notti”.

*Aggiornamento ore 20.22
“Io amo mia figlia, non credo che abbia commesso questo delitto e, se lei vuole, voglio andare a trovarla in carcere”. Lo ha affermato Carmela Anguzza, mamma di Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso suo figlio Loris. Carmela Anguzza ha già contattato il legale di sua figlia, l’avvocato Francesco Villardita, annunciandogli l’invio di vestiti e biancheria di ricambio da fare avere a Veronica. La mamma di Loris aveva lanciato un appello alla famiglia a “non abbandonarla”. Suo padre era stato l’unico a mantenere contatti con lei anche dopo l’arresto.


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