L'omicidio di Laura Petrolito | Cugno "soggetto schizofrenico" - Live Sicilia

L’omicidio di Laura Petrolito | Cugno “soggetto schizofrenico”

Depositata la perizia chiesta dalla difesa del giovane reo confesso.

SIRACUSA – “È un soggetto schizofrenico” e in passato è stato sottoposto a Tso: la difesa di Paolo Cugno, il 27enne reo confesso che lo scorso 17 marzo avrebbe ucciso con 16 coltellate la fidanzata Laura Petrolito a Canicattini Bagni, nel Siracusano, ha depositato la propria consulenza tecnica. Un mese fa l’avvocato Giambattista Rizza, legale del giovane detenuto nel carcere di Cavadonna con l’accusa di omicidio aggravato, aveva chiesto e ottenuto dal tribunale di nominare un consulente di parte, lo psichiatra Michele Lo Magro.

L’obiettivo era valutare l’eventualità che il ragazzo fosse affetto da “turbe”. Non aveva risposto al gip nell’udienza di convalida del fermo, e si era chiuso in un mutismo totale che aveva fatto ipotizzare al legale l’esistenza di “turbe, non da poco, del comportamento”. Ora, oltre alla consulenza prodotta dal professionista siracusano, in cui si afferma che Cugno “è un soggetto schizofrenico”, il legale ha depositato anche una cartella clinica rilasciata dall’ospedale siracusano Umberto I nel 2014: il documento attesta un ricovero per Trattamento sanitario obbligatorio. Il gip Andrea Migneco ha nominato anche un consulente per il tribunale: dal 3 maggio lavorerà a una propria perizia dello stato di salute del giovane.

La vicenda di Laura (Lauretta) Petrolito aveva scosso l’Italia. Uccisa con 16 coltellate dal papà del proprio bimbo di 9 mesi al culmine di una lite all’interno di un rapporto “travagliato, contrassegnato da frequenti litigi”, come avevano detto gli investigatori dopo l’arresto di Cugno. Lo avevano trovato all’alba del 18 marzo che vagava confuso alla periferia del paese. La sera prima, intorno alle 22, il fatto tragico nella campagna della famiglia di lui. Qualche ore più tardi, nella caserma dei carabinieri del paese, la confessione. Nei giorni seguenti i legali delle due famiglie avevano tentato un riavvicinamento dei nuclei familiari. Senza successo. Il giorno dei funerali, mentre tutta Canicattini dava a Laura l’estremo saluto, la casa della famiglia di Cugno, che nel frattempo si era dovuta allontanare dal paese, veniva data alle fiamme.

Oggi il clima è migliore: la famiglia è tornata a vivere nella propria abitazione in paese. I due ragazzi stavano per sposarsi: l’abito da sposa di Laura è stato al centro del tentativo, fallito, di riavvicinamento tra le due famiglie. Per il momento non ci saranno altri tentativi. Giovedì parte la perizia del tribunale che dovrà valutare l’entità dei problemi psichiatrici di Cugno, evidenziati dalla difesa.


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