L'Opera pia chiude i cancelli |Protesta dell'associazione - Live Sicilia

L’Opera pia chiude i cancelli |Protesta dell’associazione

Lavori di rifacimento ma i volontari non ci stanno.

Viale del Fante
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PALERMO – I cancelli chiusi con lucchetti nuovi e un operaio che impediva loro di entrare: questa la scena davanti a cui si sono trovati i volontari dell’associazione “La dolce vita” quando, questo pomeriggio, hanno provato ad entrare nei locali dell’Opera Pia Principe di Castelnuovo, in cui svolgono attività ricreative per anziani. La manifestazione improvvisata di volontari e anziani in viale del Fante ha visto anche l’intervento della polizia.

La vicenda parte con la firma di un contratto, a ottobre del 2016, tra l’associazione “La dolce vita” e l’Istituto pubblico di assistenza e beneficienza Principe di Castelnuovo. In quel contratto, racconta la presidentessa dell’associazione Enrica Enea, l’associazione viene autorizzata a usare alcuni saloni di Villa Castelnuovo per svolgere attività ricreative per anziani. Le attività si sono svolte regolarmente fino a oggi, quando l’associazione ha ricevuto una lettera in cui l’Ipab le ha vietato ogni accesso ai locali per lavori di pulizia e di rifacimento dei pavimenti. Volontari e anziani, arrivati nel pomeriggio alla sede dell’Ipab per svolgere le normali attività, hanno trovato le porte chiuse e hanno improvvisato una protesta contro l’Opera Pia sedendosi sui gradini davanti all’entrata. C’è stato qualche malore tra gli anziani frequentatori dell’associazione, ed è stato necessario l’intervento della polizia per mediare e riportare la calma.

Le ragioni dell’Ipab non convincono i volontari dell’associazione. L’avvocato dell’associazione Mauro Sciré sottolinea che un locale tra quelli chiusi non sarebbe interessato dalla pulizia o dal rifacimento dei pavimenti, e che un altro sarebbe comunque utilizzabile per le attività ricreative. “Allo stato dei fatti, le attività dell’associazione risultano interrotte – dice Sciré –. Tra ieri e oggi si sarebbero dovuti svolgere i servizi ricreativi per più di cento anziani, che invece stanno vivendo un disagio”. L’Ipab Castelnuovo, contattata al telefono, non ha voluto commentare l’accaduto.

 


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