CATANIA – Due cartelli di “chiuso per tagli alla cultura”, agli ingressi di Teatro Stabile e Teatro Massimo Bellini. Un altro con la scritta “chiuso per delocalizzazione”, sul cancello di un call-center. Scene di un futuro drammaticamente possibile, tra scelte suicide della classe politica e decisioni miopi dell’imprenditoria privata, contro le quali Uil e UilCom si mobilitano con un video-appello – “Chiuso per…” – ora disponibile su www.uilcatania.it .
Il filmato di 8 minuti, realizzato dalla UilCom per la regia di Camillo Muscolino e la voce narrante di Valentina Ferrante, si conclude con un messaggio del segretario generale Uil Fortunato Parisi “perché Catania non muoia!”. Alla produzione hanno partecipato Daniele Di Mauro, Riccardo Vinciguerra, Gerardo Maida, Concetto e Andrea Sicali, Agata Gulisano. La realizzazione del progetto è stata fortemente voluta da Giovanni Nicotra e Salvo Orlando per la segreteria generale UilCom di Catania.
“Leggere quei cartelli chiuso per… – afferma Parisi – è ciò che potrebbe accadere a istituzioni culturali e aziende che operano a Catania. Tagli alla cultura e delocalizzazioni minano il presente e il futuro di centinaia di lavoratori e artisti. In questo triste scenario, si rischia di penalizzare una città ricca di tradizioni e cultura colpendo al cuore i teatri catanesi e le aziende delle comunicazioni. Con questa iniziativa i lavoratori dei call-center e gli artisti dei teatri catanesi intendono sensibilizzare il governo nazionale e regionale, il Comune di Catania e l’opinione pubblica affinché vengano salvaguardati i posti di lavoro e la cultura della nostra città e del nostro Paese. In questa lotta, Uil e UilCom sono al fianco dei lavoratori del teatro e delle comunicazioni!”.