L'Ue penalizza la pesca in Sicilia | Protesta delle marinerie all'Ars - Live Sicilia

L’Ue penalizza la pesca in Sicilia | Protesta delle marinerie all’Ars

I manifestanti: "Vogliamo sapere se dobbiamo abbandonare il nostro mestiere". Musumeci li incontra

PALERMO – Il mondo della pesca sul mar Mediterraneo protesta contro un regolamento europeo con cui è stata bloccata la pesca con le reti a strascico in tre aree del Canale di Sicilia: le zone Est del Banco Avventura, Ovest del Bacino di Gela e Est del bacino di Malta. Così, le marinerie di Sciacca, Licata, Porto Empedocle, Porto Palo di Capo Passero, Pozzallo e Scoglitti, bloccate dalla norma europea, si sono riunite sotto palazzo dei Normanni per cercare l’appoggio delle istituzioni regionali e che sono state ricevute dal presidente della Regione Nello Musumeci.

“Le istituzioni – ha affermato Calogero Bono della marineria di Sciacca – di ogni grado ci dicano se vogliono chiudere la pesca siciliana e specialmente quella sul mar Mediterraneo. Vogliamo chiarezza solo così almeno sapremo se ci dobbiamo andare a trovare un altro lavoro abbandonando quello che ci è stato tramandato da generazioni”.

Le marinerie hanno criticato gli  studi compiuti da una Ong. “Tali studi scientifici – commentano in un comunicato – dicono che in queste zone il gambero rosa e il nasello sono in sofferenza e quindi da interdire alla pesca a Strascico. Niente di più falso! Fino al 10 luglio – continuano -, quando queste zone erano ancora libere alla pesca si pescava tanto di quel gambero come forse non se ne era mai pescato per decenni. Queste zone ad oggi interdette alla pesca sono proprio quelle più pescose. Il mare – concludono – non è proprio tutto uguale e quindi non si può proprio affermare che si può andare in pesca in altre zone”.

Il presidente della Regione ha accettato le istanze delle marinerie impegnandosi a comunicare al Ministero competente il pieno appoggio del governo regionale perché si apra una moratoria a Bruxelles. Inoltre il governatore si è impegnato a stimolare i deputati siciliani al parlamento europeo perché promuovano una modifica delle disposizioni europee. Il deputato Carmelo Pullara si è invece impegnato a presentare un ordine del giorno per fare in modo che le norme europee vengano ridiscusse nella competente commissione del parlamento Ue.

E da Bruxelles, è intervenuto anche l’eurodeputato Giuseppe Milazzo: “È inaccettabile un regolamento comunitario che insiste sull’intero bacino del Mediterraneo ma che, di fatto, penalizza e limita esclusivamente le marinerie siciliane, in quanto unico Stato membro ad affacciarsi su quell’area – afferma Milazzo –. Le altre marinerie rivierasche del Mediterraneo, seppur teoricamente assoggettabili ai medesimi regolamenti comunitari, non applicano le sanzioni che vengono riservate esclusivamente alle marinerie degli Stati Membri e quindi, in questo caso, esclusivamente a quelle siciliane. In linea con il Governo regionale, che si è già attivato tramite l’Assessore per la Pesca mediterranea, Edy Bandiera, prosegue l’Eurodeputato, chiederò una modifica del Regolamento comunitario, approvato dal precedente Parlamento Europeo”.

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