Lunedì in Consiglio il nuovo statuto |Anastasi: "Su Amt interessi politici" - Live Sicilia

Lunedì in Consiglio il nuovo statuto |Anastasi: “Su Amt interessi politici”

Non avrà carattere d'urgenza come inizialmente richiesto dall'amministrazione, ma anche questa seduta si prospetta infuocata.

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CATANIA .- Si prospetta un’altra seduta infuocata al consiglio comunale. Dopo quello per l’approvazione del bilancio consuntivo 2016, che ha visto una vera e propria levata di scudi da parte di alcuni consiglieri e il voto positivo di appena 16 membri del senato cittadino, lunedì prossimo sarà il nuovo statuto dell’Azienda metropolitana trasporti a tenere banco.

L’atto, necessario per adeguarlo alla Legge Madia, contiene anche nuove indicazioni sui requisiti dei vertici, l’amministratore unico e i componenti del Cda, un aspetto che, quasi un anno fa costò la presidenza a Puccio La Rosa, nominato presidente in quota Articolo 4 e poi dimessosi. Oltre che un elemento necessario da modificare che dovrebbe dare stabilità all’Azienda metropolitana trasporti, con il presidente Carlo Lungaro scaduto e il consiglio di amministrazione senza un membro. Una volta approvato, si dovrebbe procedere con la nomina della nuova governance.

In ogni caso, a tener banco in conferenza dei capigruppo, stamani, non è stato tanto il contenuto della delibera su cui il senato cittadino è chiamato a esprimersi, quanto le modalità con cui l’amministrazione ha convocato la seduta. Corredata, così come quella relativa al Rendiconto, dal carattere di urgenza. Insomma, ancora una volta, la richiesta ai consiglieri sembrava quella di approvare l’atto entro 5 giorni. Sembrava perché, nonostante nella convocazione il carattere di urgenza è stato mantenuto, i capigruppo hanno ottenuto di poter spostare la riunione di Consiglio a lunedì prossimo.

Tutti i capigruppo erano contrari all’urgenza, che i tecnici del Comune presenti in riunione non hanno saputo spiegare – afferma Sebastiano Anastasi, capogruppo di Grande Catania. Che si chiede come mai in Consiglio comunale sia arrivato solo il nuovo statu to dell’amt e non quello delle altre partecipate. “Forse – continua -ci sono interessi politici diversi sull’Amt dove qualcuno aveva già messo gli occhi. Ora che Catania futura avrà probabilmente un assessore di riferimento – continua l’esponente dell’opposizione – e che anche il sindacato è stato accontentato, con la nomina di Parisi, probabilmente al sindaco resta da accontentare qualche altro alleato. Noi rimarremo in aula se sarà necessario – conclude – ma lo faremo per bocciare. La nostra è un’amministrazione un’opposizione presente”.

Sul contenuto dell’atto che dovrà essere approvato, entra nel merito, seppur di poco, il presidente della commissione Partecipate del Comune, Michele Failla che, una volta saputo del posticipo della seduta, ha convocato ben 5 riunioni per discutere il documento. Le prime 4 entro la settimana e l’ultima lunedì stesso, prima del voto. “A partire da oggi abbiamo iniziato a riunirci – spiega Failla – proprio per approfondire l’atto che però già reca due aspetti positivi: il primo riguarda il controllo analogo, che permetterà verifiche più puntuali, oltre che attività di programmazione, e il secondo riguarda le precisazione sui requisiti delle cariche di vertice”. 


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