L'Università di Palermo scalda i motori: il 28 settembre si torna in aula

L’Università scalda i motori|Il 28 settembre si torna in aula

L'ateneo del capoluogo si prepara a riavviare in presenza il 70 per cento dei corsi. L'ELENCO

PALERMO – Dopo la scuola toccherà anche all’Università di Palermo: lunedì 28 settembre gli studenti faranno ritorno in aula dopo il lockdown e daranno il via al nuovo anno accademico. Anche l’ateneo del capoluogo siciliano manda i primi segnali di ritorno a una normalità comunque condizionata dal Covid ma fondamentale per ritrovare fiducia. Così lunedì prossimo avranno inizio le lezioni in presenza per 94 corsi di studio sui 134 totali, ma la modalità a distanza sarà comunque un’opzione.

Nel dettaglio, la scelta dei corsi che ripartiranno in presenza nel primo semestre si è basata sulla capienza delle aule ricalcolata secondo le norme anti-contagio; al calcolo è seguito un piano di riorganizzazione e redistribuzione dei posti a sedere. L’avvio dei 94 corsi, prevalentemente magistrali, di fatto rimetterà in moto circa il 70 per cento dell’Università di Palermo. LEGGI L’ELENCO DEI CORSI CHE RIPARTIRANNO IN PRESENZA

Quanto ai corsi di studio non inseriti nell’elenco, sarà ancora tempo di lezioni a distanza. L’università però ha previsto che gli studenti svolgano comunque di persona le esercitazioni e le attività di laboratorio, suddivisi in gruppi.

Dall’ateneo palermitano fanno sapere che alcuni degli spazi che verranno utilizzati per le lezioni sono già praticamente pronti, in quanto già utilizzati come aule per i test di ingresso, mentre altri sono in via di adeguamento alle norme anti-Covid e per il ‘giorno X’ saranno dotati di tutti i requisiti necessari ad accogliere gli iscritti.

“Siamo fortemente convinti che la didattica in presenza sia un elemento fondamentale e imprescindibile per l’Università – commenta il rettore, Fabrizio Micari . Il ritorno nelle aule avverrà nel totale rispetto delle necessarie misure di sicurezza, a partire dal distanziamento interpersonale e dall’uso della mascherina”. Micari ribadisce che “per favorire la frequenza degli studenti stranieri e fuorisede sarà comunque garantita l’erogazione online anche delle lezioni che si svolgeranno in presenza”.


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