"Uomo delle scommesse della mafia": perde efficacia la misura cautelare - Live Sicilia

“Uomo delle scommesse della mafia”: perde efficacia la misura cautelare

Un doppio riconoscimento per la difesa di Vincenzo Fiore

PALERMO – Un doppio riconoscimento per la difesa che riapre la partita giudiziaria per Vincenzo Fiore, almeno nella parte che riguarda la custodia cautelare.

Fiore si trova in carcere da giugno 2019 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Sarebbe uno degli uomini d’oro delle agenzie di scommesse targate Cosa Nostra.

Lo scorso novembre è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo delle scommesse e truffa ai danni dello Stato, e trasferimento fraudolento di valori.

I legali della difesa Giovanni Castronovo, Simona La Verde e Silvana Tortorici hanno fatto ricorso davanti al Riesame, che ha dichiarato la perdita di efficacia della seconda ordinanza di arresto. Di fatto viene considerata una contestazione a catena perché legata alla precedente e di conseguenza sono scaduti i termini di fase.

Per l’ultima ordinanza, quella di novembre, la difesa ha ottenuto in Cassazione l’annullamento con rinvio al tribunale del Riesame che dovrà valutare di nuovo l’istanza di scarcerazione. Secondo la difesa, essendo venuti meno i reati fine di riciclaggio e intestazione fittizia, e rimasto in piedi il concorso esterno in associazione mafiosa ci sarebbero i margini per una misura cautelare più lieve del carcere.


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