"Ti abbraccio e fatti sentire" | Addio, caro Francesco - Live Sicilia

“Ti abbraccio e fatti sentire” | Addio, caro Francesco

Se ne va un amico e un bravo giornalista.

Morto il giornalista
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PALERMO – “Ti abbraccio e fatti sentire!”. Si chiudevano così le nostre chiamate e le parole di Francesco mi sembra di sentirle ancora adesso, mentre ricordo un amico che non c’è più. Se n’è andato questa mattina Francesco Pignato, ribelle nell’anima, patito di cinema, di musica, di libri e di politica. Una persona gentile, affettuosa, attaccata alla vita, dalla risata coinvolgente e con una sana passione per il giornalismo che ha coltivato per anni, prima di lasciarsi travolgere dagli acciacchi.

Ci siamo conosciuti alcuni anni fa in consiglio comunale, a piazza Pretoria, grazie ad Alberto Mangano, uno dei suoi amici più sinceri e che gli è stato accanto fino all’ultimo. Francesco era capace di furiose litigate anche per questioni politiche o di principio, faceva parte del suo carattere sanguigno, ma subito dopo dimenticava tutto e riprendeva a sognare, oscillando tra i ricordi e le speranze di un futuro migliore.

Saldamente di sinistra, eclettico, dai mille interessi, eccellente scrittore e giornalista: i suoi erano tra i pochi comunicati stampa in cui non bisognava correggere una virgola, tanto erano scritti bene. Francesco era in grado di spaziare dal cinema di nicchia ai grandi romanzi, dalla musica internazionale alla politica passata e futura, dai ricordi di gioventù ai rimpianti per le occasioni mancate. Di questo parlavamo al telefono o di persona, al tavolo di un bar, mangiando qualcosa; di questo abbiamo parlato l’ultima volta che l’ho sentito qualche giorno fa.

Gli ultimi anni per lui non sono stati facili tra terapie, interventi e ricoveri in ospedale che lo hanno fiaccato più nell’animo che nel fisico. E probabilmente la vita con lui non è stata troppo tenera, come non lo sono state tante persone che lo hanno incrociato in questi anni e hanno tirato dritto, indifferenti ai bisogni di un animo gentile. La sua speranza era di rimettersi in sesto, di rifarsi una vita: erano tanti i progetti di cui parlava, dalla fondazione di un giornale alla riapertura di un vecchio cinema. Sogni rimasti tali, forse irrealizzabili ma che avevano il merito di dargli un motivo in più per andare avanti, nonostante tutto, nonostante i malanni.

Francesco se n’è andato ad appena 53 anni, in silenzio, e agli amici non rimane che ricordarlo col sorriso sulle labbra e una chitarra in mano, col rimpianto di non aver passato più tempo con lui, di non avergli magari dato quello di cui avrebbe avuto bisogno. Ad Alberto, il suo amico di sempre, un sentito ringraziamento per tutto quello che ha fatto.

AGGIORNAMENTO

L’ultimo addio a Francesco Pignato si terrà giovedì 11 ottobre alle 9 del mattino: dalla camera mortuaria dell’ospedale Civico verso i Rotoli, dove la salma verrà inumata venerdì mattina.

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