M5S: "La manovra per fermarci? | È l'unica urgenza dei partiti" - Live Sicilia

M5S: “La manovra per fermarci? | È l’unica urgenza dei partiti”

Siragusa e Mangiacavallo (foto): "Il Palazzo fa di tutto, tranne che gli interessi dei cittadini".

La legge elettorale
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PALERMO – “Sanità, rifiuti, lavoro? Niente di tutto questo, in questo Palazzo si fa di tutto, tranne che gli interessi dei cittadini, si lavora solo per interesse dei propri partiti, per cercare in tutti i modi di fermare il Movimento 5 stelle. È questa la vera grande emergenza della Sicilia”. Il M5S all’Ars denuncia le manovra di palazzo orchestrate per “truccare le carte in corsa” in vista delle prossime amministrative. “Non hanno capito – dicono Salvatore Siragusa e Matteo Mangiacavallo, componenti della commissione Affari istituzionali che ha rinviato tutto a lunedì prossimo, senza cavare un ragno dal buco – che l’unico modo di ostacolare il Movimento è fare gli interessi dei cittadini, cosa che hanno dimostrato di non volere e sapere fare. In un momento come questo, in cui le emergenze della Sicilia sono di tutti i tipi, pensare a modificare la legge elettorale è assurdo e indisponente. Saranno i cittadini comunque a giudicare”.

Per semplificare il lavoro ai partiti, il M5S ha preparato un emendamento dal sapore nettamente provocatorio. “L’atto – dice Giancarlo Cancelleri – propone il divieto di partecipazione alle elezione ai Movimenti che hanno nel loro simbolo ‘Cinque stelle’. È una forma certamente più diretta e meno ipocrita delle vergognose manovre tutt’ora in corso all’Ars”. Questo il testo dell’emendamento: “È fatto divieto di partecipazione alle elezioni di qualunque livello , nel territorio della Regione Siciliana, ai Movimenti che nel loro nome o nel loro simbolo riportino la dicitura ‘cinque’. Oppure ‘stelle’, ovvero ‘cinque stelle'”.

Un altro emendamento che il Movimento presenterà alla legge è quello prevede il maggioritario nei Comuni fino a 15 mila abitanti. Nei Comuni con più di 15 mila abitanti vincerebbe il sindaco che raggiunge il 35 per cento al primo turno. Se nessuno candidato arrivasse al 35 per cento dei voti, i 2 due candidati sindaci con più voti andrebbero al ballottaggio.


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