"Ma noi siamo solo vittime | Chiediamo certezze sul lavoro" - Live Sicilia

“Ma noi siamo solo vittime | Chiediamo certezze sul lavoro”

Lettera di una lavoratrice ex Pip che risponde al presidente della Regione, Rosario Crocetta: "La parola 'giustizia' non può essere sinonimo di licenziamento di massa".

Riceviamo e pubblichiamo
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una lavoratrice ex Pip che risponde al presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Caro Presidente, da tempo aspettavo un suo intervento, parole da buon pater familias che infondessero fiducia e serenità a padri e madri di famiglia che invocano soltanto il sacro ed inalienabile diritto al lavoro. Incontestabile è quanto lei afferma circa la strumentalizzazione di certa parte del bacino, la manipolazione di cui si è facili vittime quando non si hanno gli strumenti e le conoscenze opportune per farsi una libera opinione, scevra da colori e giochi politici e/o da interessi di parte!!!!!
Tuttavia non sono queste le parole che avrei voluto leggere: il termine Aspi provoca in noi ex Pip lo stesso terrore che si sente sul ciglio di un burrone avendo alle spalle un branco di lupi famelici pronti a sbranarti….la disoccupazione evoca solo ed esclusivamente l’incubo della parola fine al nostro tortuoso e contestato percorso lavorativo….abbiamo paura Sig. Presidente, una paura che nasce da decenni di turlupinazioni ai nostri danni, di promesse non mantenute, di macchinose procedure ed astrusi provvedimenti….non abbiamo voluto noi la social ci è stata imposta: “oO firmate o fuori”. Così ci è stato detto dagli stessi funzionari dell’Assessorato alla Famiglia….delibere di giunta regionale affidavano la gestione ad una partecipata regionale nell’agosto 2010…..ad ottobre si apprendeva dai giornali della Social!!!
Noi siamo le vittime, carnefici: la Regione Siciliana, nella figura dell’ex Presidente Lombardo che a tutt’oggi non si è neppure preso la briga di intervenire quasi fosse estraneo alla “soluzione” che egli stesso ha ideato, i sindacati venduti e corrotti ed ancora l’ignoranza che regna nel bacino…

Da lei, a cui personalmente ho dato il mio voto e la mia fiducia, vorrei ulteriori delucidazioni sul nostro futuro, garanzie sulla continuità lavorativa che agogniamo, rassicurazioni sulla volontà di portare avanti un progetto che non avrà fine a dicembre 2013 e perché no un atteggiamento di apertura verso quella parte neutrale del bacino che vorrebbe confrontarsi con lei in maniera propositiva e costruttiva. Siamo gente comune, uno spaccato della società reale: onesti, disonesti, lavoratori, scansafatiche, belli brutti, simpatici antipatici, analfabeti, laureati, diplomati….. questi siamo i Pip ….orgogliosamente gente comune che a lei rivolge un solo unico impellente appello: certezza e continuità lavorativa documentata e documentabile…..! “Verba volant scripta manent”….e talvolta neppure quelli!!!!!!

Confido nella sua umanità ma soprattutto nella sue doti e nella sua capacità di uomo delle istituzioni da sempre schierato a favore della legalità e della giustizia…… può anche sorridere di quanto sto per affermare …ma giustizia e legalità sono ciò che noi del bacino ci auguriamo prima ancora che lei…perché giustizia non può essere sinonimo di licenziamento di massa e legalità non può significare l’ennesimo torbido, limaccioso provvedimento studiato ad arte per insabbiare un passato che non si può cancellare…

Cinzia La Ciura

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