Mafia e rifiuti, 18 alla sbarra| Si apre il processo Gorgoni - Live Sicilia

Mafia e rifiuti, 18 alla sbarra| Si apre il processo Gorgoni

Tra le accuse contestate associazione mafiosa, corruzione e turbativa d'asta. Tutti i particolari dell'inchiesta coordinata da Carmelo Zuccaro ed eseguita dalla Dia di Renato Panvino.

udienza preliminare
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CATANIA. Sono 18 gli imputati che compariranno il prossimo 17 maggio nell’aula Bunker del carcere Bicocca di Catania, davanti al gup Simona Ragazzi, per l’udienza preliminare del processo scaturito dall’inchiesta Gorgoni. Al centro dell’attività investigativa, condotta dalla Dia di Catania guidata da Renato Panvino e coordinata dalle pm Antonella Barrera e Barbara Laudani, mafia, rifiuti e mazzette. Vincenzo Guglielmino, ritenuto il deus ex machina del sistema corruttivo, è accusato di corruzione, turbativa d’asta ed associazione mafiosa, per aver finanziato economicamente ed in modo stabile il clan Cappello. Guglielmino, amministratore della E.F. Servizi Ecologici Srl, avrebbe ottenuto in appalto, grazie alla compiacenza di funzionari ed imprenditori, il servizio di igiene urbana nei comuni di Misterbianco e Trecastagni. Tra gli imputati per concorso in corruzione e turbativa d’asta anche i funzionari del Comune di Tecastagni Domenico Nicola Orazio Sgarlato e Gabriele Antonio Maria Astuto. Favori ripagati, secondo l’accusa, con assunzioni e soldi in contanti. Come quelli che avrebbe intascato, sempre secondo la Procura, l’ex dirigente del settore Ecologia del comune di Misterbianco, Orazio Condorelli, per garantire l’affidamento del servizio dei rifiuti alla E. F. Servizi Ecologici Srl, nonostante l’azienda di Guglielmino fosse priva della necessaria certificazione antimafia.

Altro capitolo quello che coinvolge l’ex sindaco di Aci Catena Ascenzio Maesano, il rappresentante legale della Senesi spa Rodolfo Briganti ed il giornalista Salvo Cutuli. Tutti e tre sono accusati di corruzione. In cambio di un sostegno economico per la campagna elettorale e di assunzioni, l’allora primo cittadino avrebbe garantito all’imprenditore, grazie alla mediazione del cronista, l’annullamento di alcune sanzioni inflitte dal comune all’azienda, impegnata nel servizio di raccolta dei rifiuti.

GLI IMPUTATI. Gabriele Antonio Maria Astuto, Rodolfo Briganti, Salvatore Carambia, Orazio Condorelli, Salvo Cutuli, Pietro Garozzo, Giuseppe Grasso, Vincenzo Guglielmino, Ascenzio Maesano, Alessandro Mauceri, Vincenzo Papaserio, Lucio Pappalardo, Angelo Piana, Fabio Santoro, Luca Santoro, Raffaele Scalia, Davide Agatino Scuderi, Domenico Nicola Orazio Sgarlato.

 


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