PALERMO – Firmato Matteo Messina Denaro parte seconda. Anche il secondo “libricino” trovato dai carabinieri del Ros durante una perquisizione e indirizzato alla figlia Lorenza contiene un insieme di riflessioni esistenziali.
Ci sono, però, degli spunti investigativi: i viaggi all’estero (ad esempio a Vienna) e probabilmente in Francia (in compagnia di una escort), le relazioni con diverse donne e la presenza del padrino in Sicilia già dal 2014.
Una donna in particolare sembra avere segnato la vita del capomafia. Alla sua morte è sprofondato nel dolore. A tratti sembra disperato, soffre la solitudine. Pensa alla madre, al padre e sopratttto alla figlia Lorenza che ha incrociato due volte a Campobello di Mazara o a Castelvetrano senza poterla avvicinare per un abbraccio.
Racconta il suo rapporto con la fede. Si scaglia rabbioso con “i vigliacchi” che hanno approfittato del suo declino. Il boss, che si è sempre mostrato pieno di sé, mostra segni di cedimento. Come nel primo diario il padrino alterna momenti di rabbia contro la figlia ad inviti a ricostruire il rapporto.
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