SIRACUSA – Un totale di quasi 122 anni di reclusione per i 15 imputati del processo scaturito dall’inchiesta “Araba fenice” su mafia, droga ed estorsioni a Pachino, nel Siracusano. La Corte di Appello di Catania ha sostanzialmente confermato le condanne per gli indagati arrestati nel luglio del 2018 dalla polizia di Siracusa nell’inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catania.
L’indagine della Dda di Catania
Secondo i magistrati etnei il gruppo avrebbe costretto i centri di distribuzione ed altri commercianti a comprare i prodotti dell’azienda La Fenice, sotto il controllo di Salvatore Giuliano. Il gruppo avrebbe avuto anche la capacità di influenzare l’attività del comune di Pachino che nel 2019 fu sciolto per mafia.
Le condanne
La Corte ha condannato Salvatore Giuliano a 24 anni; Claudio Aprile a 21 anni e 9 mesi; Giuseppe Aprile a 19 anni e 9 mesi; Giovanni Aprile a 21 anni e 9 mesi; Giuseppe Vizzini a 9 anni; Lorenzo Nunzio Agatino Scalisi a 6 anni; Giuseppe Villari a 6 anni; Rosario Agosta a 3 anni e 2 mesi; Sergio Arangio a 3 anni; Alex Greco e Daniele Di Stefano a 3 anni ed un mese; Maria Sanguedolce a 2 anni ed un mese; Simone Vizzini a 2 anni; Salvatore La Rosa a 1 anno e 4 mesi; Antonino Cavarra a 1 anno.
Non luogo a procedere
Alex Greco e Daniele Di Stefano, che erano stati condannati in primo grado per furto nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta “Araba fenice” su mafia, droga ed estorsioni a Pachino, nel Siracusano, sono stati assolti dalla Corte di Appello di Catania. Per entrambi gli imputati sentenza di non luogo a procedere in quanto mancava la querela di parte. La Corte ha invece condannato gli altri tredici imputati confermando sostanzialmente le pene inflitte in primo grado.