Trentasei arresti che azzerano la nuova Cupola di Cosa nostra a Palermo. Tre operazioni antimafia, condotte da carabinieri, polizia e guardia di finanza, che hanno inferto un duro colpo alle famiglie di San Lorenzo, Santa Maria di Gesù, Boccadifalco e Brancaccio che si erano riunite dopo il ritorno in libertà di Giulio Caporrimo, erede di Lo Piccolo nel ruolo di reggente del mandamento di Tommaso Natale-San Lorenzo. All’operazione “S” ha dedicato uno speciale patinato che sarà in edicola da sabato 3 dicembre, ma che i lettori di LiveSicilia possono acquistare in anteprima in formato pdf al prezzo di 1,59 euro.
Al summit con Caporrimo, nel ristorante-maneggio Villa Pensabene allo Zen, c’era il gotha della mafia palermitana, da Cesare Lupo di Brancaccio a Giovanni Bosco di Boccadifalco. Un vertice convocato per stringere una nuova alleanza e mettere le mani su appalti, estorsioni e affari in città. Al centro delle attenzioni dei boss il nuovo centro commerciale di Zamparini allo Zen, il cantiere per il raddoppio dell’anello ferroviario di Palermo e il progetto del nuovo stadio che il patron del Palermo ha intenzione di costruire sulle ceneri del velodromo. Tra i personaggi chiave dell’inchiesta Giovanni Li Causi, gestore del bar all’interno dello stadio Barbera, che avrebbe fatto da tramite tra il clan di San Lorenzo comandato da Caporrimo e la ditta milanese che gestisce l’organizzazione dei negozi interni al megastore di Zamparini allo Zen. Il numero speciale di “S” passa in rassegna tutti i retroscena dell’operazione: tutte le intercettazioni, le foto dei summit, i business e la mappa del pizzo in un’edizione straordinaria da conservare.