Magistrati indignati| "Ladri di futuro" - Live Sicilia

Magistrati indignati| “Ladri di futuro”

La conferenza stampa in Procura.

CATANIA – Soprattutto “indignati”. Ecco qual è lo stato d’animo dei magistrati della procura della Repubblica e degli investigatori della Dia a poche ore dall’operazione Garbage Affair che – tra gli altri – ha portato all’arresto di Orazio Stefano Fazio della Direzione Ecologia ed Ambiente del Comune di Catania. Ma anche alla sospensione per un anno dai pubblici uffici di Massimo Rosso (direttore della direzione Ragioneria Generale di Palazzo degli Elefanti) e Leonardo Musumeci (direttore del Direzione Ecologia ed Ambiente). Una vicenda che puzza e non soltanto perché abbiamo materialmente a che fare con i rifiuti. Si tratta di un vero e proprio “sistema di corruzione” che coinvolgerebbe funzionari con ruoli apicali della pubblica amministrazione catanese, personaggi ritenuti nel “cerchio magico” del sindaco Enzo Bianco.

Prima ancora dell’inchiesta, c’è un evidenza che investe l’intera collettività e gli interessi di cittadini e contribuenti. “Che il servizio rifiuti lavori malissimo, è sotto gli occhi di tutti – ha esordito Carmelo Zuccaro in conferenza stampa – Dietro, funzionari che si occupano di lucrare in modo illecito”. Per di più, personalità scelte senza le necessarie competenze in materia: “Fazio fa carriera non per qualità, ma per spregiudicatezza”, ha aggiunto il Procuratore capo di Catania. Intanto il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita fa sapere che si tratta “soltanto della punta dell’iceberg”. Un mare dove “il dilettantismo” nuota in coppia con la “sottigliezza mentale” – come sottolineano i vertici della Dia – e dove ancora “la gestione di un servizio di pubblica utilità è affidata alla disinvoltura e allo squallore”. Per questo motivo, Renato Panvino della Direzione investigativa antimafia di Catania ha parlato, andando oltre il quadro squisitamente giudiziario, di “una pubblica amministrazione intaccata nei suoi punti più importanti”.

“Ladri di futuro”, non ci gira attorno il sostituto Fabio Regolo. Le considerazioni “morali” sull’operazione Sibilla che neanche un mese fa ha portato all’arresto del sindaco di Acireale – al momento dimissionario – fanno il paio con Garbage affair. “Al di là delle erudizione sulle interpretazioni della norma – ha detto – poco importa se si tratta di corruzione per atto contrario, per atto dovuto, concussione o induzione indebita, lo vedremo nelle aule di Giustizia. Il danno arrecato alla comunità è molto superiore all’entità dei fatti contestati”. Se il quadro emerso in merito alla gestione dei rifiuti è che ai vertici dell’amministrazione pubblica ci “sarebbero funzionati che chiudono gli occhi” e nelle imprese “dei facilitatori”, l’azione della procura ristabilisce il diritto di chi studia anche grazie “al sacrificio dei propri genitori” di mettere a frutto le proprie competenze.


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