PALERMO – Due assoluzioni e tre prescrizioni. Si chiude con un nulla di fatto per l’accusa il processo su un presunto caso di malasanità all’ospedale Civico di Palermo.
Nel dicembre 2005 una paziente di 77 anni era entrata in sala operatoria per un esame endoscopico, propedeutico ad un intervento alla colecisti. Dopo l’anestesia cadde dal letto riportando un trauma cranico e un taglio suturato con alcuni punti di sutura. In primo grado il giudice monocratico di Palermo aveva condannato, per lesioni colpose, cinque sanitari dell’ospedale a 20 giorni di reclusione, pena sospesa, e al risarcimento dei danni da quantificarsi in sede civile. Si tratta del primario di radiologia interventistica Antonio Maria Marino, del radiologo Settimo Sucato, dell’anestesista Carmelo Cuccia, e degli infermieri Salvatore Pioppo e Alfredo Velardi.
La sentenza è stata ribaltata nel merito dalla quarta sezione della Corte d’appello. Sucato – difeso dagli avvocati Claudio Gallina Montana e Valeria Minà – e Cuccia – assistito dall’avvocato Giovanni Rizzuto – sono stati assolti per non avere commesso il fatto. Per gli altri tre imputati è scattata la prescrizione.