Malore in auto, uomo muore incolonnato alla protesta dei trattori - Live Sicilia

Malore in auto, uomo muore incolonnato alla protesta dei trattori

Si tratta di un 56enne, era con la figlia

ROMA – Continua a crescere anche in Italia l’onda della protesta dei trattori e fra le molte manifestazioni in tutto il Paese si registra una vittima, un uomo di 56 anni colto da malore mentre era in fila in auto sulla strada statale 106 nel catanzarese, bloccata dalla protesta degli agricoltori che va avanti ormai da 8 giorni.

La ricostruzione

L’uomo, che era in compagnia della figlia, è deceduto nonostante l’arrivo dell’elisoccorso, giunto sul posto, tra Botricello e Cropani Marina, con un’equipe sanitaria. Il traffico sulla statale è stato praticamente bloccato dai trattori, che hanno lasciato via libera solo ai mezzi di soccorso. Mentre attorno a Parigi gli agricoltori hanno bloccato due autostrade e in Belgio la categoria minaccia il ‘blocco totale di Bruxelles’, in Italia le proteste del coordinamento nazionale Riscatto agricolo contro le politiche dell’Unione Europea nel settore hanno oggi riguardato diverse aree del Paese, con momenti di tensione al casello di Orte sull’A1. Qui i trattori hanno tentato di bloccare la circolazione sull’autostrada, ma le forze dell’ordine sono intervenute impedendo il blitz. Il presidio di agricoltori è stato poi spostato, ma Felice Antonio Monfeli, portavoce dei manifestanti, ha detto: “resteremo qui e protesteremo sempre legalmente e pacificamente”. Monfeli ha inoltre sottolineato di dissociarsi “dal gesto di alcuni agricoltori che stamani a Viterbo hanno bruciato le bandiere della Coldiretti”.

La condanna del ministro

L’episodio è stato condannato dal ministro delle Politiche agricole e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. “Rispetto ogni manifestazione democratica, in particolare quella di lavoratori che, nel tempo, hanno visto calare il proprio reddito per scelte che certamente non hanno né tutelato l’ambiente né valorizzato la sovranità alimentare del nostro continente – ha detto il ministro – ma considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza”. Il ministro ha espresso solidarietà a Coldiretti. Nella città dei Papi gli agricoltori hanno paralizzato con una quarantina di mezzi il traffico della Cassia nord, una delle principali porte di accesso alla città. A Foggia oltre 400 trattori provenienti da tutta la provincia hanno invaso il centro urbano, portandosi fino al centro cittadino in piazza Cavour a suon di clacson. Proteste anche ad Avellino, con 100 trattori, con una bara, simbolo del Made in Italy, collocata su un mezzo, a simboleggiare le criticità delle aziende agricole “vessate dalle politiche agricole dell’Ue, costrette a vendere sotto costo i prodotti, e alle prese con la tassazione sempre più elevata dei terreni”.

Le altre proteste

Ad Udine una settantina di mezzi si sono riuniti nei pressi dello stadio, sfilando in corteo verso il centro, ma senza particolari disagi per la circolazione, a Ravenna corteo di una trentina di trattori. E per domani i manifestanti di Riscatto agricolo hanno annunciato altre proteste: chiedendo che ai trattori si uniscano anche i cittadini, “perché tra non molto se non ci si lamenta seriamente, i cibi normali saranno gli insetti e gli alimenti sintetici mentre il buon cibo sarà riservato solo ai ricchi”. Sono previste manifestazioni in diverse regioni. In Lombardia ad esempio ci saranno presidi in varie città, fra cui Brescia, Mantova, Voghera e Melegnano (Milano). A Cagliari ci sarà un presidio, che si annuncia ad oltranza, all’ingresso della dogana del porto: attesi decine di trattori. Intanto il presidente nazionale della Fai (Federazione degli autotrasportatori italiani), avverte che “la protesta degli agricoltori potrebbe espandersi ad altri settori”. “La mancanza di confronto e di ascolto è certamente all’origine di queste iniziative che debbono essere prevenute”, spiega.


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