Manca l'ultima firma, Servizi in tilt alla Regione: la mappa - Live Sicilia

Manca l’ultima firma, Servizi in tilt alla Regione: la mappa

Sette le situazioni più critiche

PALERMO – Dai depuratori, che dovrebbero consentire alla Sicilia di rientrare dalla procedura d’infrazione europea per la gestione delle acque reflue, agli impianti di trattamento rifiuti, passando per le concessioni idriche e le autorizzazioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La carenza di dirigenti d’Area e di Servizio nei dipartimenti che si occupano di Acqua e rifiuti e di Energia sta portando alla paralisi di segmenti importanti dell’attività amministrativa della Regione, e così dalle parti di Palazzo d’Orleans si è corsi ai ripari.

La Regione si affida ai funzionari più esperti

L’assenza di burocrati con potere di firma che possano concludere l’iter delle pratiche incide pesantemente sulla vita di Comuni e imprese. Per questo motivo la Giunta Schifani, dopo una serie di interpelli interni rivolti ai dirigenti andati a vuoto, ha deciso di scendere un gradino inferiore nella scala gerarchica della Regione andando a pescare tra i funzionari direttivi di ruolo e con “comprovata qualificazione professionale” per ricoprire quei vuoti d’organico. Una mossa che ha già ricevuto il semaforo verde dal dipartimento Funzione pubblica. Via libera, quindi, a nuovi atti d’interpello nella speranza che il motore degli uffici di viale Campania possa ripartire.

“Rischio blocco delle attività”

Che il quadro sia preoccupante lo conferma la nota con la quale l’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro, il mese scorso indicava la necessità di sottoporre la questione all’attenzione della Giunta. Le “criticità” legate ai posti dirigenziali rimasti vuoti nei due dipartimenti riguardano complessivamente sette uffici: tre di questi al dipartimento Acqua e rifiuti, quattro all’Energia. L’attuale dirigente generale, Maurizio Costa, in precedenza aveva già scritto per mettere in guardia rispetto al rischio di un “blocco dell’attività burocratica dipartimentale” in strutture considerate “strategiche” per l’assessorato.

Gli uffici paralizzati al dipartimento Rifiuti

Tra le situazioni più critiche quella del servizio Autorizzazione rifiuti, orfano di un dirigente da oltre un anno e sofferente “per gravi carenze di personale”. Notevoli i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione e la gestione degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. Un anno di ‘vacatio’ anche al servizio Idrico integrato-dissalazione e sovrambito. Sono gli uffici impegnati nelle procedure che riguardano gli impianti di depurazione delle acque, molti dei quali finanziati con i fondi comunitari: in questo caso al danno dello stop a progetti e lavori in itinere, fondamentali per consentire alla Sicilia di venire fuori dalla procedura d’infrazione europea, si aggiungerebbe la beffa della perdita dei finanziamenti dal momento che senza dirigenti è impossibile adempiere ai passaggi amministrativi imposti da Bruxelles. A rischio ci sono pure i progetti del Pnrr: anche il futuro di questi passa dalla dirigenza di un ufficio che è il cuore del dipartimento. Al servizio Concessioni idriche, invece, la sedia del dirigente è vuota da sei mesi: ne fanno le spese i decreti di concessione che non arrivano e il monitoraggio sui pagamenti dei canoni demaniali, che si porta dietro anche il rischio danno erariale.

Gli uffici bloccati all’Energia

Al dipartimento Energia soffre il servizio Autorizzazione infrastrutture e impianti energetici: ne fanno le spese soprattutto gli impianti che producono energia da fonti rinnovabili, che non possono ottenere le varie autorizzazioni. Stesse difficoltà anche per gli impianti di biogas e biometano. Nessun dirigente anche al servizio Monitoraggio e controllo dei programmi cofinanziati, cosa che non garantisce l’attività di verifica assegnata a quest’ufficio. Orfani di un centro decisionale anche l’area Affari legali e contenzioso e il servizio Distretto minerario di Palermo. Quest’ultimo, che comprende nel suo raggio d’azione anche Trapani, vigila sul rispetto delle norme che regolano le attività nelle cave e nelle opere con scavi in sotterranea.

Cambia il dg del dipartimento Energia

Per tutti questi ruoli arriveranno gli atti di interpello rivolti ai funzionari direttivi più esperti. Il governatore Renato Schifani, intanto, ha nominato anche il nuovo dirigente Generale del dipartimento Energia. Arriva Calogero Burgio, che sostituisce Costa.


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