PALERMO – “Bisogna ripristinare la legalità in materia di lavoro e controlli in Sicilia. C’è una forte carenza di ispettori del lavoro e le irregolarità sono sempre più diffuse e impunite”. A lanciare l’allarme è la segretaria regionale della Uiltucs Marianna Flauto, che ha scritto una lettera al governatore Rosario Crocetta e all’assessore al Lavoro Giuseppe Bruno sugli ex Ispettorati del lavoro.
I casi di lavoro in nero o irregolare sono sempre più frequenti in Sicilia e alle Regioni compete la vigilanza grazie agli ispettori che però, nell’Isola, scarseggiano. Qualche esempio? A Palermo mancano 3 dirigenti, 45 ispettori del lavoro, 12 funzionari, 19 istruttori, 22 collaboratori e 32 operatori; a Ragusa servirebbero altri 4 dirigenti, 15 ispettori, 13 funzionari, 11 istruttori, 5 collaboratori e 8 operatori; a Catania mancano 12 ispettori, 11 funzionari e 19 istruttori. Una situazione comune a tutte le province: ad Agrigento servirebbero altri 10 ispettori, 7 istruttori e 5 operatori; a Caltanissetta 4 dirigenti, 7 funzionari, 10 istruttori, altrettanti collaboratori e 3 operatori; a Enna 2 dirigenti, 7 ispettori, 5 funzionari, 7 istruttori, 9 collaboratori e 6 operatori; a Messina 15 ispettori, 11 funzionari, 17 istruttori e 8 operatori (ma risultano 2 collaboratori in più del necessario); a Siracusa 4 dirigenti, 4 ispettori, 12 funzionari, 14 istruttori, altrettanti collaboratori e 4 operatori; a Trapani 3 dirigenti, 19 ispettori, 10 funzionari, 12 istruttori, 9 collaboratori e 19 operatori.
Una carenza di personale che provoca anche ritardi evidenti, come emerge dai dati aggiornati al primo gennaio di quest’anno: a Palermo risultano inevase 4580 pratiche, a Catania sono 2164, a Messina 1435, a Trapani 425, a Siracusa 715, a Ragusa 774, ad Agrigento 628, a Enna 278 e a Caltanissetta 870.
La Flauto denuncia nella missiva “l’assoluta inadeguatezza degli organici degli uffici periferici del ministero del Lavoro per lo svolgimento delle funzioni. Un problema che non ha trovato e non trova soluzioni adeguate su tutto il territorio regionale, aggravando una già diffusa evasione sulla vigilanza a tutela dei rapporti di lavoro, della corretta applicazione dei contratti e accordi collettivi. Si richiede alla Regione, al suo presidente, al presidente della commissione Lavoro presso l’Ars e al competente assessore, di assumere tutte quelle consequenziali iniziative atte a una complessiva riorganizzazione e potenziamento dei richiamati uffici, affinché le previsioni di legge in materia di lavoro non rimangano un vuoto ed astratto richiamo alla legalità ed al rispetto della legislazione in materia, non adeguando in termini funzionali gli uffici preposti a tali compiti”. La nota è stata recapitata anche al presidente della commissione Lavoro all’Ars, Marcello Greco, al comando regionale dei carabinieri e al comando generale della Guardia di Finanza.