PALERMO – “La mia non è una dichiarazione di guerra, ma una critica costruttiva nei confronti della governance nazionale di Forza Italia, affinché capisca che non è più tempo di indugi: occorre che si metta tutto in chiaro. Dobbiamo continuare a parlare di una Forza Italia e basta o di una Forza Italia Sicilia, non più solo contenitore di voti a sostegno di personaggi ‘altri’, che poi siedono a Roma? In Sicilia rappresentiamo circa il 17% dei voti dei siciliani, rispetto al trend nazionale del partito, attorno al 7%. Di questo, il 2% deriva dalla Sicilia. Se la matematica non è un’opinione, senza noi, il partito avrebbe ben altri numeri purtroppo. A occhio e croce direi che la Sicilia dovrebbe meritare più rispetto”. Così il deputato di Forza Italia all’Ars, Michele Mancuso.
“Mi chiedo dunque: come sia possibile immaginare uno scenario politico nazionale, in cui con tali numeri sul territorio – continua -, si possa restare fuori dalle dinamiche del nascente governo Draghi, a cominciare dai ministri per finire ai sottosegretari? Se fossi stato un deputato nazionale avrei certamente votato la fiducia al professor Draghi. Ma da siciliano di Forza Italia sul territorio, come posso avere fiducia in un Esecutivo che estromette totalmente l’unica vera voce moderata e liberale che conta al Sud?”.
“Oggi Forza Italia in Sicilia è il primo partito in assoluto – conclude il parlamentare -. A dispetto di quello che avviene nel resto d’Italia, è un partito che continua a incamerare consensi da parte di consiglieri comunali, assessori, sindaci e deputati regionali. Ogni mese abbiamo continue adesioni. Chi ha permesso che restassimo fuori dalle dinamiche importanti, come la costituzione di un Governo che deve affrontare una pandemia e la ripresa economica, o è in malafede o peggio ancora, non ha contezza del nostro reale peso. Pertanto, mi chiedo: cosa dobbiamo fare di più rispetto a quello che già facciamo? Senza mezzi termini, siamo il traino di un partito che nel resto d’Italia non gode della stessa salute che ha in Sicilia. Dal 1993 ho sempre sostenuto ogni giorno, sul territorio, i colori di Forza Italia, senza se e senza ma. Che ci sia coerenza”.