Con una seduta fiume notturna, il Consiglio dei ministri ha ‘promosso’ i due provvedimenti che compongono la manovra finanziaria. Nel dettaglio, si legge in una nota, il Cdm ha approvato “un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”, e anche “il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020 – 2022”.
Tra i punti principali non c’è solo l’eliminazione della clausola di salvaguardia sull’Iva per il 2020, ma anche misure correttive in tema di lavoro, ambiente, investimenti, famiglia e disabilità.
Cancellazione della clausola sull’Iva – Gli aumenti dell’Iva previsti per il 2020, pari a 23,1 miliardi di euro, sono stati sterilizzati al fine di evitare un aumento delle imposte a carico dei consumatori.
Cuneo fiscale – Si riduce già dal 2020, con un percorso di diminuzione della pressione fiscale sul lavoro, e di riforma complessiva del regime Irpef per tutti i lavoratori dipendenti.
Lotta all’evasione – Si va dall’inasprimento generale delle pene per i grandi evasori, alle misure per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie, al rafforzamento delle misure contro le frodi nel settore dei carburanti. Implementato, inoltre, il contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi, attraverso l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione; verrà impiegato anche l’agente sotto copertura.
Piano ‘anti contante’ – Per consentire l’aumento dei pagamenti elettronici è previsto un piano che introduce, tra le altre cose, un maxi bonus da corrispondere all’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante. Sulla falsariga di altri paesi europei, inoltre, ai consumatori saranno riservati estrazioni e premi speciali per le spese con moneta elettronica, mentre i commercianti saranno sanzionati per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat.
Sanità – La cancellazione del cosiddetto superticket sanitario (tassa di 10 euro che i pazienti pagano su ogni ricetta per prestazioni diagnostiche e specialistiche) è prevista a partire dalla seconda metà del 2020, così come il corrispondente incremento delle risorse previste per il Sistema sanitario nazionale.
Detrazioni fiscali – Vengono prorogate riqualificazione energetica, impianti di micro-cogenerazione, ristrutturazioni edilizie e acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione dell’abitazione. Introdotta anche una detrazione, per il 2020, dedicata alla ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici.
Previdenza – Confermati la cosiddetta ‘Opzione donna’ (con cui le lavoratrici pubbliche e private potranno andare in pensione anche per il 2020), il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare e l’esenzione dal canone Rai per gli anziani a basso reddito.
Mezzogiorno – Destinate risorse a interventi per incentivare gli investimenti delle imprese, alle infrastrutture sociali e al risparmio energetico nelle regioni del Sud Italia.
Famiglie – Nuova linfa economica agli interventi per la famiglia, che verranno razionalizzati e semplificati.
Abolizione della ‘flat tax’ – La misura targata Lega-Movimento cinque stelle sarebbe dovuta scattare l’anno prossimo, ma è stata abolita per professionisti e partite Iva con redditi compresi tra 65 mila e 100 mila euro. Rivisti anche “i parametri del regime dei minimi con limiti di spese personale 20.000 euro, limite di beni strumentali 20.000 euro, regime analitico determinazione del reddito, regime premiale fatturazione elettronica, con esclusione se il reddito è superiore a 30.000 euro”.
Disabilità – Stanziate le risorse necessarie all’attuazione delle politiche di sostegno, e previste nuove risorse in tre distinti fondi per la tutela del diritto al lavoro, per l’assistenza e per le esigenze di mobilità.
Investimenti e ambiente – Nascono due nuovi fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali, e un terzo per contribuire a investimenti privati sostenibili nell’ambito del ‘Green new deal’. Risorse a cui vanno aggiunte quelle a sostegno degli investimenti privati, sotto forma di contributi e di incentivi.
Azzeramento dell’Irpef agricola – Il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, fa presente che il governo ha “mantenuto l’impegno di non aumentare le tasse agli agricoltori. Per questo – continua – sono soddisfatta dell’azzeramento Irpef per chi vive di agricoltura, che significa quasi 200 milioni di euro che lasciamo alle imprese per investire. Non ci saranno aumenti sull’imposta di registro – conclude – e le agevolazioni per il gasolio agricolo non subiscono tagli”.
Innovazione nelle imprese – Proseguiranno gli incentivi del programma ‘Industria 4.0’, che prevede investimenti privati e il rinnovo dei sistemi produttivi: tra gli strumenti, il Fondo centrale per le piccole e medie imprese, il super e l’iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia circolare), il rifinanziamento della legge Sabatini e il credito di imposta per la ‘Formazione 4.0’.
Contratti pubblici – Ampliati gli stanziamenti del triennio 2019-2021 per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego del comparto Stato.