Marcia dei cappelli di carta |"Sbloccare i cantieri" - Live Sicilia

Marcia dei cappelli di carta |”Sbloccare i cantieri”

Il sit - in davanti alla prefettura è stato indetto da Cgil, Cisl e Uil e le segreterie di categoria del settore edile. Ha partecipato il segretario della Uil Carmelo Barbagallo.

la protesta
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CATANIA – Presidio serale davanti alla Prefettura di Catania.  Cgil-Cisl-Uil e le organizzazioni dei lavoratori edili Fillea-Filca-Feneal hanno dato vita alla “Marcia dei Cappelli di Carta”. Non è solo una vertenza locale perché, se Catania e la Sicilia non si rialzano, anche il Paese resta in ginocchio. Per questo, ha aderito alla manifestazione il segretario generale aggiunto nazionale della UIL Carmelo Barbagallo che ha partecipato alla manifestazione insieme con i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil, Fillea, Filca e Feneal Angelo Villari, Rosaria Rotolo, Angelo Mattone, Claudio Longo, Nunzio Turrisi e Francesco DeMartino.

“Siamo in strada per il lavoro utile, lo sblocco delle incompiute croniche e lo sviluppo nella legalità” hanno affermato i segretari catanesi di Cgil, Cisl, Uil, Fillea, Filca e Feneal nel corso del sit-in in via Etnea. “Non abbiamo alcuna nostalgia – aggiungono – degli anni della speculazione edilizia e della cementificazione, ne’ della stagione degli appalti senza utilità collettiva. Impossibile, però, dimenticare che il popolo dei cappelli di carta ha fatto Catania. E che questa terra, oggi, ha bisogno di infrastrutture e abbattimento del rischio sismico, investimenti nelle nuove frontiere della bioarchitettura e nella valorizzazione dei giacimenti culturali. Insomma, lavoro vero”.

“Catania – continuano Villari, Rotolo e Mattone – ha soprattutto necessità di dare un taglio ai ritardi colposi, se non dolosi, della malaburocrazia e della malapolitica che l’hanno condannata al regresso, alla disperazione dilagante. Consegneremo al prefetto un lungo dossier sulle incompiute, dal Piano regolatore al raddoppio ferroviario per chiedere che istituisca e presieda un comitato di controllo sugli appalti-lumaca, coinvolgendo anche tutti gli enti appaltanti e i centri di spesa, nella consapevolezza di quanto l’edilizia possa essere elemento trainante e moltiplicatore di economia e impresa, occupazione e sviluppo sociale”.

“Noi di Cgil, Cisl, Uil con Fillea, Filca e Feneal – concludono i segretari delle organizzazioni sindacali – sollecitiamo certezze su tempi e procedure di ogni opera cantierabile. Poi, in mancanza di risposte, scenderemo nuovamente nelle piazze e nelle strade catanesi per chiedere le dimissioni dei rappresentanti delle istituzioni politiche, a ogni livello: sarebbe l’unica risposta possibile al silenzio blasfemo di chi, con la propria ignavia, nega opportunità lavorativa e dignità a migliaia di cittadini”.

 

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