Maria Falcone: "Spostare il concorso per presidi del 23 maggio"

Maria Falcone: “Spostare il concorso per presidi del 23 maggio”

Le parole della sorella del giudice ucciso nella Strage di Capaci
L'APPELLO
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PALERMO – Il ministero dell’Istruzione e del Merito ‘torni sui propri passi e sposti la data per il concorso per dirigenti scolastici: il 23 maggio è sacro per la memoria civile dell’Italia’.

Lo dice Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, e sorella di Giovanni, sulla notizia della scelta del Ministero dell’Istruzione di fissare in tutta Italia la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici il 23 maggio, giorno dell’anniversario della strage di Capaci in cui morirono i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e gli agenti della polizia di Stato Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Le parole di Maria Falcone

Maria Falcone aggiunge: “Nello stesso giorno in cui a Palermo gli studenti di tutto il Paese, istituzioni internazionali, il mondo del lavoro e delle imprese saranno accanto alla Fondazione Falcone, qualche cieco burocrate del Ministero dell’Istruzione ha ignorato l’importanza che per l’Italia intera rappresenta la data del 23 maggio e la volontà di tutto il mondo della scuola di partecipare alle celebrazioni, fissando la data del concorso per dirigenti scolastici il giorno del XXXII anniversario della strage di Capaci”.

Maria Falcone ricorda che “da 32 anni il 23 maggio è un giorno sacro per la memoria e di impegno civile nel quale ricordare e onorare la memoria di Giovanni Falcone e di sua moglie Francesca, degli agenti di polizia uccisi con loro, di Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia”.

I numeri dei partecipanti

“Affermare che solo 2.400 docenti siciliani su un totale di 24.000 non potranno partecipare – continua – è una imperdonabile leggerezza: tutti devono avere la libertà di seguire in quel giorno il proprio cuore e le proprie emozioni. Ringrazio tutti coloro i quali si sono sollevati davanti a questo atto di distrazione, prima tra tutti la Presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo che ha giustamente chiesto il rinvio o lo spostamento ad altra data delle prove e mi auguro che i rappresentanti del ministero dell’Istruzione che hanno creato questo divario culturale tra Ministero – conclude Maria Falcone – scuole e società civile tornino immediatamente sui propri passi”.


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