MARSALA – Informazioni di garanzia per frode in commercio sono state notificate dalla Procura di Marsala al presidente Nicolò Vinci, ad un enologo e a due dirigenti amministrativi della Cantina sociale Europa di Petrosino, uno dei comuni più vitati d’Italia a metà strada tra Marsala e Mazara del Vallo.
Le accuse
Secondo l’ipotesi d’accusa, con l’etichetta di “Pinot” sarebbero stati imbottigliati e commercializzati vini ottenuti da uve di minore pregio. Indagati sono anche una ventina di soci agricoltori. L’indagine, coordinata dalla Procura di Marsala, diretta da Fernando Asaro, è stata condotta dalla Guardia di finanza, che nei giorni scorsi, coordinata dal , si è presentata negli uffici della cantina sociale per acquisire una corposa mole di documenti e notificare le informazioni di garanzia. Fondata nel 1962, con oltre 2000 soci viticoltori, circa 6000 ettari di vigneti e una media 400 mila quintali di uve ammassate ad ogni vendemmia, la Cantina Europa è una delle più importanti realtà cooperativistiche del settore vinicolo marsalese.
Riconosciuta leader per la produzione di vino Grillo, nel 2022 ha avuto un fatturato di oltre 20 milioni di euro. Nicolò Vinci, agronomo, è presidente da cinque anni. In precedenza, per 19 anni, presidente era stato il notaio Eugenio Galfano (ex sindaco di Marsala), sotto la cui gestione, nel 2016, la cantina Europa acquisì, con un contratto di fusione, con la cantina P.V.R. (Produttori vitivinicoli riuniti) di Mazara del Vallo, accrescendo così ulteriormente la fetta di mercato non solo nazionale, ma anche internazionale.
La replica di Cantine Europa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica di Cantine Europa.
Alcuni organi di informazione hanno diffuso notizie su una indagine della Procura della Repubblica di Marsala. A riguardo Cantine Europa smentisce che, come asseriscono tali false notizie, sia stato notificato l’avviso di chiusura indagini e che vi siano ipotesi contestate in cui l’etichetta di Pinot sarebbe stata posta in commercio con vinificazione di altre uve. La scorsa settimana sono stati notificati esclusivamente avvisi di garanzia ed eseguita un’acquisizione documentale, spontaneamente prodotta dalla Cantina a richiesta della Guardia di Finanza.
La Cantina che, come avvenuto in passato, si è sempre sottoposta a qualsiasi verifica di legalità, collaborando con le forze dell’ordine, assicura a tutti i soci e clienti l’assoluta correttezza del suo operato e il rinnovato impegno per far emergere l’infondatezza di qualsiasi ipotesi di reato e si riserva l’immediata presentazione di denuncia nei confronti dei responsabili della fuga di notizie in violazione del segreto istruttorio e della diffusione di false notizie, nonché dei responsabili di strumentali iniziative delatorie con finalità di destabilizzazione dell’amministrazione della Cantina e della sua specchiata immagine.