Massimo, accordo con i sindacati| Stop a scioperi e agitazioni - Live Sicilia

Massimo, accordo con i sindacati| Stop a scioperi e agitazioni

I vertici della fondazione firmano un protocollo con i rappresentanti dei lavoratori: in occasioni di tournée nazionali e internazionali o spettacoli finanziati da sponsor, non ci saranno agitazioni. Presentato anche il concerto di Capodanno.

PALERMO – Un accordo per evitare scioperi e agitazioni in occasioni di tournée nazionali e internazionali, spettacoli di beneficenza o finanziati da sponsor pubblicati e privati. Eccolo il protocollo d’intesa firmato dalla Fondazione del Teatro Massimo e dai sindacati, che segna un altro passo del nuovo corso di piazza Verdi targato Francesco Giambrone. Dopo l’intesa con i lavoratori per i conti dell’ente, che prevede sacrifici per tre milioni in cambio del risanamento del bilancio, e l’ingresso di finanziatori privati, la fondazione presieduta dal sindaco Orlando mette a punto un nuovo accordo con i sindacati che dovrebbe evitare il ripetersi delle agitazioni degli scorsi anni.

L’annuncio è stato dato dal primo cittadino nel corso della conferenza stampa convocata per la presentazione del concerto di Capodanno, il cui incasso quest’anno sarà devoluto al centro salesiano di Santa Chiara dell’Albergheria e al centro dei gesuiti Astalli di Ballarò. Due realtà di volontariato e prima assistenza per bambini ed immigrati in quartieri difficili della città. “Il protocollo di intesa siglato oggi con le organizzazioni sindacali – evidenziano il sindaco e presidente del Teatro Massimo Leoluca Orlando e il sovrintendente Francesco Giambrone – rappresenta la conferma del valore del Teatro Massimo per la città, l’amore e l’attenzione nei confronti di questa importante istituzione culturale, tanto da parte dei lavoratori quanto dei cittadini. Il clima certamente è oggi molto positivo ed è al tempo stesso causa ed effetto di programmi di crescita e di sviluppo per il rilancio nazionale e internazionale del Teatro Massimo”.

“Siamo sicuri che grazie alla maggiore redditività del teatro – afferma Michele De Luca della Cisl – recupereremo presto i soldi ai quali i lavoratori hanno rinunciato con gli accordi necessari per l’avviamento del piano di risanamento triennale. In vista di quest’obiettivo ci siamo impegnati per tre anni a non scioperare per tutti quegli spettacoli a bollino rosso che non possono assolutamente saltare; per noi si tratta di una sorta di fidejussione sociale”. “Abbiamo aggiunto un altro tassello a progetto di consolidamento e rilancio del Teatro Massimo – aggiunge Paolo Cutolo della Cisal – adesso ci aspettiamo che la Direzione ne faccia un uso proficuo”. “Questo accordo – sottolinea Giuseppe Tumminia della Uil – è il primo passo di un percorso innovativo nel sistema relazionale nel settore lirico sinfonico: la scelta di congelare le azioni di sciopero in presenza di spettacoli “sensibili”, con la partecipazione degli sponsor privati, rappresenta una sostanziale azione di rilancio e tutela nel piano di risanamento, a garanzia dei livelli occupazionali e dell’azione di sviluppo del Teatro Massimo di Palermo”. “L’idea vera – dice Maurizio Rosso della Cgil – è quella di affermare che la Fondazione Teatro Massimo sia un centro di produzione d’eccellenza, che crei sviluppo artistico ed economico e che garantisca ai lavoratori i livelli professionali che meritano”.

Un nuovo corso, quello del Massimo, che passa anche dal concerto del primo gennaio alle 18.30, promosso dalla presidenza del consiglio comunale con 50mila euro e il cui incasso andrà, come detto, in beneficenza, e che si inserisce in un cartello da 67 spettacoli che si protrarrà per tutte le feste. “Il nostro è un teatro accessibile, senza barriere nemmeno sui prezzi – dice Giambrone – come l’anno scorso monteremo un maxi schermo in piazza per la proiezione del concerto. La nostra è una scelta precisa, così come quella di decorare la scalinata con le stelle di Natale dell’Ail”.

“L’anno scorso, grazie al concerto di Capodanno, abbiamo devoluto 25mila euro a due reparti di oncologia pediatrica della città – spiega il presidente del consiglio comunale, Totò Orlando – quest’anno toccherà ai centri Astalli e Santa Chiara: è un messaggio preciso di vicinanza a due realtà importanti per Palermo. Vogliamo continuare ad aprire le istituzioni culturali alla città, come stiamo facendo tutte le domeniche con i concerti a Palazzo delle Aquile”. Il concerto del primo gennaio coinvolgerà l’orchestra del Massimo, oltre al coro e al coro delle voci bianche, e prevede un repertorio di prima scelta: dal Va’ pensiero di Verdi all’Ouverture di Rossini, passando per Strauss, Offenbach e Beethoven. “Il Teatro Massimo, Santa Chiara e il centro Astalli non sono a Palermo – dice il sindaco – ma sono Palermo. Il Massimo e Palazzo delle Aquile sono le bandiere della città: il primo gennaio cominceremo a festeggiare a Palazzo, con la messa tradizionale, e il pomeriggio ci ritroveremo a piazza Verdi. Grazie a tutti i lavoratori del Teatro.”.

 

 


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