“Il Prof. Massimo Galli è solo indagato, non è nemmeno imputato. Ma la gogna social, alimentata dall’odio, lo ha già condannato”. Lo scrive su Facebook il professore Nino Cartabellotta (nella foto), siciliano, presidente della Fondazione Gimbe che, dall’inizio della pandemia, ha snocciolato dati accurati e indipendenti sul Covid. Cartabellotta non lo dice, ma si coglie, forse, un retropensiero: che le posizioni di Massimo Galli, voce autorevolissima e prudente proprio sul versante del Coronavirus, abbiano alimentato il flusso delle opinioni liberamente espresse, condizionandolo.
L’inchiesta
La vicenda di cui stiamo parlando è questa. L’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano è tra i docenti indagati nell’inchiesta della procura di Milano su presunte iscrizioni e nomine irregolari per un presunto episodio di turbativa e falso ideologico. Si indaga su irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso delle facoltà di medicina e assunzione di docenti e anche di assistenti e dirigenti ospedalieri. Tra gli indagati c’è anche una professoressa palermitana.
I commenti
I commentatori solidarizzano con il professore Galli, attraverso quel post. Tranne qualche eccezione. Ma si avverte, in sottofondo, l’eco delle polemiche sul Covid, per cui si può pensare che davvero influenzino lo stato d’animo di tanti. Anche se il coronavirus, qui, non c’entra niente.
Non è più attendibile una Scienza (che non è fatta di dogmi) che aveva assicurato che i vaccinati non contagino
A Palermo e in Sicilia, le corsie sono travolte dagli ammalati positivi al virus, è emergenza covid, e siamo di nuovo in attesa di capire se diventiamo zona rossa.
Presidente Nello Musumeci di nuovo Reparti fondamentali riconvertiti in reparti covid, e gli ammalati non covid, che hanno bisogno di cure costantI
in secondo piano.
E interventi chirurgici importanti rimandati per carenza di posto in terapia intensiva.
È una vergognosa dimostrazione che in questi due anni la politica non ha fatto tesoro dell’esperienza.
Ma perché la Sicilia non impara dai suoi errori ?
Ho amici che hanno preso il covid che non riescono a contattare l’Usca, al telefono non rispondono o è messo fuori posto.
Capisco che siamo in emergenza, ma vi sembra giusto lasciare a se stessi gli ammalati in quarantena?
E ci sono positivi che devono evadere dalla quarantena per fare un tampone, perché abbandonati a se stessi.
Assessore Ruggero Razza è questa la sanità d’eccellenza di cui tanto si vanta ?
Ho amici medici in trincea da due anni, che non mollano, nonostante siano abbandonati dal sistema che dovrebbe dargli gli strumenti che invece non ci sono.
È vero ci sono comportamenti irresponsabili da parte dei cittadini, troppi no vax e troppa irresponsabilità, ma c’è anche tanto da rimproverare alla politica regionale che non sa fare il suo lavoro e vive di emergenza, e non ha saputo gestire con attenzione e con voglia di prevenire la situazione.
Queste sono le giornate peggiori da quando è iniziata l’emergenza nel marzo del 2020, le ambulanze in coda nei pronto soccorsi, le tende da campo montate per gestire i troppi ammalati, non c’è niente di più difficile che accettare il fatto che chi ci governa non sa fare il suo lavoro.
Siamo una regione con una sanità pessima e purtroppo non lo capiamo e troviamo sempre delle giustificazioni.
Marina Fontana