“Il Partito democratico non può rimanere indifferente rispetto ad un’indagine che, per la seconda volta in tre anni, vede coinvolto, per concorso esterno in associazione mafiosa, un presidente della Regione siciliana eletto dal centrodestra”. E’ quanto afferma Bernardo Mattarella, deputato regionale del Pd.
“L’onorevole Lombardo ha tutto il diritto di dimostrare ai magistrati la sua innocenza, – sostiene il parlamentare – ma il Partito democratico, a Roma come a Palermo, deve esplicitamente confermare quello che ha sempre sostenuto: non si può dare alcun sostegno politico a chi è accusato dalla Procura della Repubblica di avere intrattenuto rapporti personali con la mafia”.
“Nello Statuto del Pd siciliano – conclude Mattarella – la lotta alla mafia è un elemento fondativo, una questione pregiudiziale nella nostra strategia delle alleanze: non si possono fare né sconti né compromessi. Significherebbe tradire chi ha consapevolmente sacrificato la propria vita nel contrasto alla criminalità organizzata, chi, ancora oggi, all’interno del Pd, è impegnato nel territorio in coraggiose battaglie a tutela della legalità e, soprattutto, quanti, tra elettori e militanti, individuano nel Pd un riferimento alternativo al sistema clientelare-mafioso”.