CATANIA – “Stiamo agendo con cautela. Prima di sospendere un medico vogliamo essere sicuri e non dover poi fare revoche. Le verifiche servono per questo”, il presidente dell’Ordine dei Medici Igo La Mantia ieri ha avuto un face to face con il direttore generale dell’Asp Maurizio Lanza per affrontare il nodo camici bianchi no vax.
L’azienda sanitaria provinciale ha effettuato un primo livello di screening partendo dai propri dipendenti e da quelli che lavorano nelle principali aziende ospedaliere: Cannizzaro, Garibaldi e Policlinico. Ora si passerà ai medici di medicina generale e poi ai liberi professionisti.
“Da questa prima scrematura sono stati 15 i medici segnalati all’ordine che non risultavano vaccinati dai controlli incrociati effettuati dall’Asp”. Si partiva da oltre 500 mail inviate che poi si erano ridotte a qualche decina. Ma di questi 15 in verità è stato scoperto che “qualcuno si era già vaccinato in altre regioni o addirittura all’estero – spiega La Mantia – in quanto lavorano fuori da Catania. Altri dopo il nostro contatto hanno fatto la prima dose proprio in questi giorni, alcuni invece hanno così tanto ritardato che hanno contratto il covid e ora sono in quarantena. Alla fine dei conti – argomenta il presidente dell’Omceo di Catania – rischia la sospensione un solo medico (che svolge un lavoro amministrativo, ndr). Che pare abbia presentato una certificazione di esenzione però non ritenuta valida, in quanto deve essere rilasciata o dal medico curante o da un medico vaccinatore. Considerando che gli iscritti a Catania sono 12 mila e che in questo primo screening alla fine c’è solo un caso, dimostra come i camici bianchi catanesi si affidino alla scienza come è giusto e naturale che sia”.
Nei prossimi giorni il medico sarà ascoltato e se non ci sottoporrà alla vaccinazione – tranne dimostri di non poterla ricevere – sarà sospeso dall’ordine. Sul fronte degli odontoiatri “abbiamo avuto rassicurazioni dal presidente – spiega La Mantia – che sono tutti vaccinati”.
Ora lo screening dell’Asp riguarderà i convenzionati, tra medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Stiamo parlando sempre di un migliaio di professionisti. “Questo è il passaggio che più mi preoccupa, lei immagina cosa vuol dire sospendere un medico di medicina generale e lasciare scoperti 1500 utenti. È per questo motivo che stiamo agendo con scrupolo”.
Intanto tra pochi giorni scadrà la sospensione del pediatra che ha fatto propaganda no vax. Ma pare che in questi mesi non abbia smesso la campagna contro i vaccini e per questo rischia una proroga del provvedimento.