“Renato Schifani è una persona di grande esperienza e capacità per continuare il lavoro fatto da Nello Musumeci. Sono stata fiera, sostenendo il governo, di vedere una Sicilia, che eravamo abituati a conoscere per i dati negativi, che in questi ultimi cinque anni su diversi temi si è trovata ai primi posti in classifica nell’apertura dei cantieri, nella lotta al Covid, nel sostegno alle attività produttive”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni, parlando dal palco della convention del partito a Palermo in chiusura della campagna elettorale. “Renato Schifani è l’unico candidato del centrodestra”, aggiunge. GUARDA IL VIDEO
“La parola che il M5s usa di più nei comizi è ‘gratuitamente’: quando lo Stato spende soldi non lo fa gratuitamente. Se da’ una cosa da una parte la toglie dall’altra. Rispondete a chi vi dice queste cose, perché vuol dire essere trattati da imbecilli”, sottolinea Giorgia Meloni.
“In 5 anni di governo Musumeci, con riserbo e in silenzio ho dato una mano per la nostra terra. Non avrei mai accettato questo ruolo di candidato alla presidenza della Regione siciliana se non avessi contezza che questa scelta su di me non veniva condivisa da Nello Musumeci, questo lo posso garantire. Saremo in continuità e sarà una staffetta con Musumeci che ha affrontato la pandemia, ha aumentato il Pil, ha introdotto l’ìinsularità in Costituzione”. Così il candidato alla presidenza della Regione siciliana per il centrodestra, Renato Schifani, parlando dal palco della convention elettorale di FdI, a Palermo. Ha poi aggiunto: “Noi del centrodestra non accettiamo lezioni di antimafia da nessuno, come ho già detto rispondendo al vice segretario del Pd Beppe Provenzano che fa terrorismo sulla nostra coalizione”.
“Ieri Enrico Letta è andato in Germania a incontrare il cancelliere tedesco e i capi della Spd, che dicono speriamo che in Italia vinca Letta perché la Meloni non ci piace e Letta torna a Roma contento. Secondo voi Letta è andato in Germania a chiedere un tetto al gas? No, è andato a barattare l’interesse nazionale per il suo partito”, ha proseguito. “”C’è qualcuno che strilla, lasciali fare, tanto io urlo di più, sono cintura nera di urla”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni, rivolgendosi alla piazza che si stava distraendo durante il suo intervento per alcune urla di contestazione da parte di un gruppo di persone tenute a distanza.
“Ogni giorno c’è un artista che mi insulta, è normale, per carità, sono cittadini. La domanda che vi faccio è un altra: ma secondo voi è possibile che in tutto il mondo dello spettacolo un partito sostenuto da un terzo egli italiani non ha uno che è d’accordo? O hanno paura di non potere più lavorare?”.
Le contestazioni
Un gruppo di contestatori formato da alcune decine di persone, per lo più giovani, ha contestato in serata a Palermo la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che stava tenendo un comizio in Piazza Politeama. LEGGI: CONTESTAZIONI E SCONTRI CON I POLIZIOTTI
I manifestanti, tenuti a distanza dalla polizia in assetto anti sommossa in via Ruggero Settimo, hanno agitato cartelli con scritte come “Il reddito non si tocca” o “sul mio corpo decido io” scandendo slogan contro la presidente di Fdi. “Oggi la città non è vostra ma della Meloni” hanno gridato rivolgendosi ai passanti che affollavano la via dello shopping palermitano.