Messina, così trasformano una vecchia Renault 5 in auto elettrica

Messina, a scuola trasformano una vecchia Renault 5 in auto elettrica

Il progetto degli studenti e dei docenti del Verona Trento
TECNOLOGIA
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MESSINA – Gli studenti del Verona Trento hanno trasformato, insieme ad alcuni esperti, una vecchia Renault 5 in una nuovissima auto completamente elettrica. Ecco come hanno fatto.

Renault 5, la trasformazione

La Renault 5 da rottame abbandonato e vandalizzato è diventato un gioiello di tecnologia e sugli aspetti tecnici e materiali impiegati si sono soffermati, ciascuno rispetto alle proprie competenze e ruolo nell’ambito del progetto, i professori Cristoforo Sapienza, per la sezione di Potenza; Giovanni Alessi per la sezione di segnale; Antonino Campisi e Raffaele Manfredi, referenti della Rete E-mobility.

L’automobile è stata realizzata attraverso l’utilizzo di materiale di riciclo rivitalizzato dall’innovazione tecnologica e dalle potenzialità che oggi offrono l’elettrotecnica e l’automazione. In dettaglio, il vecchio motore endotermico è stato sostituito con un motore elettrico in corrente continua accoppiato direttamente alla trasmissione originale dell’automobile, mantenendo la cinematica. Ciò consente l’utilizzo delle marce e l’inversione del moto anche meccanica. Anche i cavi elettrici di potenza provengono da spezzoni di risulta e sfrido di cantiere di cabine elettriche di trasformazione. Le batterie sono un sofisticato sistema di accumulo con anodo al litio e catodo a litio ferro fosfato (LiFePO4), fornito dal CNR ITAE per essere testato sul veicolo in regime di marcia urbano. Lo stato di carica è monitorabile da remoto tramite apposita applicazione software. Per la ricarica sono utilizzati i sistemi eolici ad asse verticale e fotovoltaici presenti nel laboratorio di sistemi elettrici automatici dell’IIS Verona Trento; il veicolo è inoltre dotato di un sistema di controllo a microprocessore che rileva il numero di giri del motore e la velocità raggiunta in marcia; di una scheda di prototipazione con display touch e sistema operativo android che consente di utilizzare le app google, maps, drive etc…; ed infine il mezzo interagisce con comandi vocali a ordini prefissati.

La presentazione a palazzo Zanca

La prima auto elettrica realizzata da studenti e docenti dell’Istituto Verona Trento è stata presentata a Palazzo Zanca. L’iniziativa, che ha visto la realizzazione del mezzo attraverso l’utilizzo di materiale di riciclo, di fonti rinnovabili fotovoltaiche ed eoliche e batterie innovative, rientra nell’ambito del progetto MEME – Mobilità Elettrica per una Messina Ecosostenibile. All’appuntamento, presente il sindaco Federico Basile, hanno preso parte il vicesindaco Salvatore Mondello, il provveditore agli Studi Stello Vadalà,la dirigente scolastica Simonetta Di Prima unitamente a una delegazione di docenti e studenti del Verona Trento che hanno contribuito alla realizzazione dell’idea progettuale.

Le parole del sindaco

“Innovazione e rispetto per l’ambiente. È quanto rappresenta questo veicolo realizzato per la prima volta in Italia da una realtà scolastica cittadina”, a dirlo il sindaco Basile nell’evidenziare la soddisfazione dell’Amministrazione comunale e della comunità cittadina per l’importante traguardo raggiunto in tema di sostenibilità ambientale. “Il team di studenti e docenti ha dimostrato – attraverso il loro impegno concreto che è possibile investire in tecnologie ecologiche e innovative per la tutela dell’ambiente in una visione a lungo termine per un futuro più sostenibile. Ci auguriamo pertanto che questa iniziativa – ha concluso Basile – possa essere il primo di una lunga serie di progetti volti a promuovere una cultura ecologica in Città”.

“Un’ idea innovativa – ha proseguito il vicesindaco Mondello – ovvero la realizzazione di un mezzo di trasporto che utilizzando fonti di energia pulita riduce l’impatto ambientale e contribuisce a promuovere uno stile di vita più ecologico. Soddisfatto per questa iniziativa, caratterizzata dal binomio ricerca – innovazione e per il messaggio veicolato da questa macchina elettrica di sensibilizzazione verso la sostenibilità ambientale”.

Interviene la dirigente scolastica

A seguire, la dirigente scolastica Di Prima ha espresso parole di compiacimento per la realizzazione dell’opera “i professori e gli studenti hanno dimostrato, ancora una volta, di poter primeggiare in Italia, grazie alla passione e all’impegno di tutta la comunità scolastica, che ha lavorato insieme per creare un mezzo che rispetti l’ambiente e sia ecosostenibile dal punto di vista energetico. Un’iniziativa incentrata – ha sottolineato la dirigente scolastica – di mettere in pratica le conoscenze acquisite in aula. Un esempio concreto di come l’istruzione possa contribuire in modo significativo al progresso e alla sostenibilità del nostro Paese”.

 “Un progetto che ha consentito di unire l’esperienza dei docenti con la creatività e l’entusiasmo degli studenti, dimostrando come la collaborazione tra diverse generazioni possa portare risultati sorprendenti. L’auto elettrica prodotta rappresenta una soluzione concreta per ridurre l’impatto ambientale e la dipendenza dai combustibili fossili, e dimostra come la scuola possa essere un luogo di formazione e di innovazione per un futuro più sostenibile, oltre che concretizzarsi in esperienza di vita da seguire per le future generazioni”, il commento del provveditore Vadalà.

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