MESSINA – Accontentarsi? Impossibile se ti chiami Giorgio Corona, se hai annientato ogni tipo di record riuscendo a fare ancora la differenza il Lega Pro a quarantanni suonati. La squadra giallorossa ha ritrovato serenità e punti, ben otto nelle ultime quattro gare, dopo le batoste prese il mese scorso. Nonostante ciò se si ripensa al secondo tempo di Melfi, a “Re Giorgio” un pò di rammarico viene: “Sabato scorso potevamo vincere – ha commentato -, ci è mancata la personalità che non ci ha permesso di portare a casa i tre punti. Dobbiamo crescere sotto questo punto di vista, dobbiamo leggere meglio le situazioni”. L’invito ad osare ed a guardare oltre non è solo per i compagni, ma anche per il tecnico Gianluca Grassadonia: “Io non penso alla salvezza, io penso a vincere le partite e per farlo è necessario guadagnare metri ha dichiarato dobbiamo guadagnare quei quindici metri che ci mettono in condizione di fare gioco invece di aspettare gloi avversari nella nostra metà campo”. A fare da contraltare al buon momento dela squadra, c’è un ambiente scosso dalle parole del patron Pietro Lo Monaco, deluso dalla scarsa risposta del pubblico tanto da minacciare un passo indietro: “Credo che di appelli in quattro anni ne ho fatti tanti e obiettivamente mi sono stancato, chi ama la maglia del Messina sa che il suo posto è lo stadio”.
Il centravanti palermitano chiama a raccolta il pubblico, accorso alla spicciolata nelle prime uscite stagionali dei biancoscudati. E sulla gara di Melfi dice: "Ci è mancata la personalità".
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