Il Messina non scende in campo | La Juve Stabia passa con merito - Live Sicilia

Il Messina non scende in campo | La Juve Stabia passa con merito

La formazione di Grassadonia cade in casa contro i campani. Apre le marcature Di Carmine, Gammone e Nicastro fissano il punteggio sullo 0-3. Giallorossi contestati dalla curva.

MESSINA –  La squadra che abbandona il terreno di gioco con i fischi degli spalti è l’ultima istantanea di una giornata nerissima per la società dei Lo Monaco. Il punto più basso della gestione caratterizzata solo da gioie. Adesso che si sono aperte le “piaghe” è difficile recuperare il rapporto con la tifoseria. La Juve Stabia ha vinto con merito, al cospetto di un Messina i cui limiti vanno oltre all’organico a disposizione del tecnico, la cui panchina comunque non è messa in discussione. Deve esserci qualcosa che agita lo spogliatoio. La squadra anche oggi è parsa distratta, deconcentrata all’inverosimile. Adesso la situazione comincia a farsi preoccupante, dopo che il Messina è approdato nel porto delle nebbie dei playout.

Che i tifosi dovessero assistere ad una partita dal risultato segnato lo si è compreso solo dopo 2’: il giovane portiere Berardi si supera nel neutralizzare la conclusione scagliata da Di Carmine, penetrato indisturbatamente nell’area di rigore dei giallorossi. Come si dice in questi casi è il preludio al vantaggio dei campani. All’8’ lo stesso attaccante trasforma un rigore concesso giustamente dal direttore di gara per un fallo di una ingenuità inaudita, commesso dal veterano Rullo. L’ex Lecce si è letteralmente addormentato in area di rigore e quando ha compreso che il suo alleggerimento è finito fra i piedi di Gammone, l’ha messo giù come un debuttante. Il vantaggio scompagina i piani di mister Grassadonia, costretto a ridisegnare mezza squadra fra assenze e squalifiche. La forza della reazione dei padroni è contenuta nella conclusione di Orlando, bravo a finalizzare un errore di Nicastro: la conclusione dell’attaccante giallorosso dà solo l’illusione del gol, perché si spegne sull’esterno della rete. Il Messina in attacco dimostra di esserci; in mezzo al campo è notte fonda, mentre la difesa balla non appena le “vespe” pungono in contropiede. Al 19’ ancora Orlando prova la fortuna dalla distanza, la sua conclusione in diagonale dal limite dell’area trova la deviazione in angolo. La Juve Stabia dimostra di meritare la posizione che occupa a ridosso delle grandi e non appena pigia il piede sull’acceleratore sono dolori per i padroni di casa. Rullo non è in giornata e al 23’ il difensore messinese commette l’ennesima leggerezza, fortuna che Nicastro non ne approfitta da posizione favorevole.

Un solo minuto e i campani rischiano di trovare il raddoppio con un’azione magistrale di Di Carmine: solito alleggerimento sbagliato, questa volta di Altobello, e l’attaccante entra in area di rigore dalla sinistra d’attacco; il suo driblling è ubriacante, la conclusione è spettacolare, ma il pallone accarezzato con l’esterno destro si stampa debolmente sulla traversa. Il Messina però dà rassicuranti segnali di vita: al 39’ Corona trova lo spazio per l’assolo, la sua conclusione viene murata da un difensore avversario. In pieno recupero i padroni di casa confezionano il “suicidio” calcistico. Gammone approfitta dell’ennesima dormita, complice anche uno svarione di Pepe, e il raddoppio è confezionato con un destro scagliato dall’area piccola. Per Berardi è impossibile respingere. La ripresa è ancora un monologo per le “vespe”.

Il Messina, nonostante le correzioni apportate da mister Grassadonia, è una squadra fantasma. Al 4’ Nicastro centra il palo con i padroni di casa graziati dal tiro a botta sicura del centrocampista campano. Al 26’, arriva il tris dei gialloblu, bravo a finalizzare un contropiede magistrale che ha trovata impreparata, lenta ed impacciata la difesa del Messina. I campani non si fermano e per poco non confezionano il poker al 34’: il tiro di Bombagi si stampa sulla traversa. A 10’ dal termine scoppia la contestazione dei tifosi di casa, che tolgono gli striscioni e abbandonano lo stadio. Cori di scherno nei confronti dei calciatori anche all’esterno del San Filippo, diventato ormai terra di conquistata. A fini statistici giova sottolineare che quella di oggi è la quarta sconfitta in cinque gare di campionato; il Messina ha ottenuto solo un punto nelle ultime cinque partite ed è comprensibile la rabbia, mista a paura, della tifoseria di casa. A tutto questo, si aggiunga che la famiglia Lo Monaco ha fatto sapere da tempo che a fine stagione potrebbe anche mollare.

Acr Messina – Juve Stabia 0-3

Acr Messina: Berardi, Cane, Rullo, Izzillo (Bortoli 85′), Altobello, Pepe, Orlando, Damonte, Corona, Ciciretti (Nigro 76′), Spiridonovic (De Paula 46′). A disposizione: Scardino, Silvestri, Bonanno, Stefani. All. G. Grassadonia

Juve Stabia: PIsseri, Romeo ( Cancellotti 81′), Contessa, Burrai, Polak, Migliorini, Nicastro, Jidayi (Bombagi 74′), Di Carmine, La Camera (Caserta 67′), Gammone. A disposizione: Santurro, Carrozza, Lepiller, Gomez. Allenatore: G. Pancaro

Arbitro: Sig. Saverio Pelagatti della sez. di Arezzo

Note: spettatori 1.800 circa. Ammoniti: Pisseri (JS), Corona (M), Altobello (M), Pepe (M), Contessa (JS)

Marcatori: Di Carmine 8′ rig., Gammone 46′ p.t., Nicastro 71′


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